Studenti occupano Ipsia


Gli studenti dell’Ipsia “Majorana –Sabin” hanno occupato, ieri pomeriggio, il plesso “Sabin” di corso Europa. Non appena docenti e bidelli sono usciti dall’istituto, gli studenti hanno messo delle catene ai cancelli chiudendoli con il catenaccio.
I ragazzi con questo gesto si uniscono alle proteste e alle occupazioni che in tutta Italia si stanno tenendo  contro il “Ddl ex-Aprea” e i tagli del governo. D’altra parte, con questo atto, proseguono la loro protesta per le condizioni strutturali della scuola e, segnatamente, del plesso “Majorana” dove da più di un anno sono chiusi i laboratori. I ragazzi spiegano di avere occupato simbolicamente il plesso “Sabin” in modo che il plesso “Majorana” di viale Libertà sia libero perché la  Provincia regionale di Catania vi possa iniziare i necessari lavori di manutenzione. Gli studenti affermano di non volere contentini ma di volere vedere l’inizio reale dei lavori e che solo in quel momento interromperanno la loro protesta.
Ieri nella scuola occupata sono arrivati i Carabinieri. I ragazzi hanno fatto entrare nella scuola il maresciallo Rosario Torrisi,comandante della Stazione di Giarre,  hanno dialogato con lui, gli hanno spiegato le ragioni della loro protesta. Il tutto è avvenuto in un clima di serenità.
Il maresciallo ha appurato le intenzioni pacifiche dei ragazzi e ha precisato che se le loro azioni rimarranno pacifiche troveranno in lui un amico, mentre se così non fosse, se si verificassero atti di violenza, troveranno in lui un nemico; ma a questa ipotesi un coro di no si è sollevato dal capannello di giovanissimi che ha attorniato il maresciallo.
Mentre però le volte scorse la dirigente scolastica e i docenti avevano sostenuto le proteste dei ragazzi, questa volta la dirigente dell’Ipsia, Monica Insanguine, fa sapere che si dissocia da questo gesto e che si tratta dice di «un’azione ingiustificata di cui ne risponderanno in sede disciplinare con eventuali conseguenze penali». La dirigente riferisce che proprio ieri l’ing. Salvatore Roberti, dirigente del servizio edilizia e manutenzione scolastica della Provincia regionale di Catania, aveva effettuato un sopralluogo nella scuola e due operai erano già ieri a lavoro per rimuovere le parti pericolanti. Inoltre, giovedì prossimo, è previsto pure un sopralluogo di una commissione consiliare provinciale. «Ho preso atto dell’intervento della Provincia - afferma la dirigente - e ho informato i ragazzi, invitandoli a far rientrare questa protesta ingiustificata. Non si può chiedere di più, ci sono dei tempi tecnici per realizzare questi interventi da parte della Provincia, non si può avere tutto e subito».
Oggi gli studenti occupanti intendono fare entrare a scuola solo quanti hanno firmato e aderito all’occupazione.
27 novembre 2012
mgl

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