Si è insediato commissario regionale per approvare bilancio di previsione non ancora approvato da COnsiglio


Ieri in Municipio si è insediato il dott. Nicolò Lauricella, commissario inviato dalla Regione Siciliana perchè il Consiglio comunale non ha ancora approvato il bilancio di previsione entro il termine del 31 ottobre.
Abbiamo, quindi, chiesto al presidente del Consiglio comunale Raffaele Musumeci, il perché di questo ritardo del Consiglio: «Gli uffici preposti dell’Ente comunale – spiega Musumeci - nonostante i solleciti posti in essere da questa presidenza del Consiglio hanno inoltrato gli atti propedeutici al bilancio con grande ritardo. Il piano triennale delle opere pubbliche è stato approvato agli inizi di ottobre. Gli atti propedeutici al bilancio sono stati quindi votati con grande ritardo e sino ad oggi la proposta di delibera per il Consiglio non è stata ancora inviata. Il Consiglio, quindi, non ha alcuna responsabilità».
Ieri il commissario che si è insediato ha diffidato solo il Consiglio comunale ad approvare il bilancio, visto che l’amministrazione aveva provveduto ad approvarlo il 30 novembre. Sulla questione il presidente Musumeci dichiara: «Sistematicamente, ogni anno, il Consiglio ha dovuto approvare il bilancio all’ultimo momento, sotto la minaccia dell’insediamento del commissario. Per evitare lo scioglimento del Consiglio stesso, i consiglieri hanno, ogni volta, votato il bilancio così come lo aveva impostato l’amministrazione». Lo stesso concetto è espresso nella mozione di sfiducia al sindaco presentata dal consigliere Josè Sorbello e sottoscritta da altri sette consiglieri tra cui anche Raffaele Musumeci. Novità di quest’anno è però una sorta di Risiko, di mossa e contromossa tra Consiglio e Giunta: il primo deve approvare il bilancio sotto la minaccia dello scioglimento ma, a sua volta, può decidere di sfiduciare il primo cittadino. «Considerata la mancata approvazione delle aliquote Imu – dice Musumeci - considerato lo squilibrio di bilancio e lo sforamento del patto di stabilità, se il Consiglio non sarà messo nelle condizioni di approvare un bilancio adeguato oppure per vicissitudini varie non potrà approvarlo andrà a casa, ma con la mozione di sfiducia potrebbe sfiduciare il sindaco».
Musumeci evidenzia che la mozione è stata presentata l’1 dicembre prima del semestre bianco, cioè gli ultimi sei mesi in cui non può essere più sfiduciato un sindaco. Questa mozione può essere votata dal 10° al 30° giorno dalla presentazione: «E quindi – conclude Musumeci - la scadenza per votare la mozione di sfiducia coincide con la scadenza per l’approvazione del bilancio di previsione: il 31 dicembre». Per passare la sfiducia al sindaco ha bisogno di 14 voti, i firmatari sono 8 quindi è necessario il voto di altri sei consiglieri che, in pratica, decideranno sullo scioglimento o meno del Consiglio e sulla sfiducia o meno al sindaco.
8 dicembre 2012
mgl

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