Protesta degli studenti del Majorana-Sabin


E' stata ricevuta ieri mattina dal capo di gabinetto della Provincia regionale di Catania, dott. Giuseppe Ferraro, una delegazione degli studenti dell'Istituto professionale "Majorana - Sabin" di Giarre. Gli studenti dell'Ipsia si erano recati a Catania alla sede della Provincia regionale, per protestare pacificamente per le condizioni in cui versa il loro istituto, che è di proprietà provinciale.
Nella sede del plesso "Majorana" di viale Libertà, nella notte tra i 3 e il 4 novembre è crollato il controsoffitto di un laboratorio che, quindi, non è più fruibile. E, come spiega il dirigente scolastico Monica Insanguine: “Un istituto professionale si basa sulla didattica laboratoriale dove i ragazzi svolgono esercitazioni di meccanica o di elettronica". Sono circa 500 gli studenti del plesso (inclusi anche gli studenti che seguono i corsi serali) che vengono penalizzati dalla chiusura dei laboratori.
Non si tratta del solito pretesto di adolescenti per "caliare" un giorno di scuola, il dirigente scolastico appoggia questa protesta e ieri gli studenti sono stati accompagnati a Catania  dai docenti, tra cui il prof. Carmelo Clienti che afferma: "Abbiamo segnalato alla Provincia la situazione della scuola da almeno un anno e abbiamo ricevuto la promessa, non mantenuta, di un rapido intervento. Siamo stati, quindi, costretti a chiudere i laboratori e anche la palestra è a rischio".
Secondo il prof.Clienti, che è anche il Responsabile del servizio prevenzione e protezione dell'istituto, nell’edificio in cui si è verificato il crollo è necessario un collaudo sul controsoffitto esistente e individuare una soluzione per fissare i pannelli mobili.
Alla delegazione di studenti e docenti il Capo di gabinetto dott.Ferraro, dopo aver sentito l'ing. Salvatore Roberti, ha riferito che si provvederà a iniziare i lavori entro Natale. Ma ragazzi e docenti avrebbero voluto ricevere atti scritti e non solo rassicurazioni verbali. "I ragazzi - aggiunge il prof. Clienti - per il secondo anno saranno senza laboratori. Hanno deciso di restare il autogestione finchè non inizieranno i lavori e a cadenza settimanale vogliono organizzare una manifestazione pubblica".
La Dirigente Monica Insanguine sottolinea: "I ragazzi hanno il mio pieno appoggio, la Provincia regionale ha ricevuto una nostra dettagliata  documentazione. I ragazzi non si fermeranno e continueranno a manifestare. Stanno facendo tutto in maniera matura e responsabile e rivendicano solo un loro diritto legittimo. A livello nazionae c’è una sensibilità diffusa sui temi della sicurezza nelle scuole: evidentemente in provincia di Catania siamo indietro anche in questi termini: si aspetta che ci scappi il morto?".
mgl
16 novembre 2012

Commenti