Netturbini allo stremo senza stipendi da 15 giorni, intanto il sindaco ha affidato l'incarico a un'altra ditta


C’è grande preoccupazione tra i lavoratori di Aimeri Ambiente dopo che ieri pomeriggio si è diffusa la notizia di un’ordinanza emessa, due giorni fa, dal sindaco di Giarre per affidare a una ditta di Catenanuova, forse già da oggi, il servizio di raccolta dei rifiuti, a integrazione del lavoro svolto dall’Aimeri. 
Gli operai Aimeri aspettano da 15 giorni lo stipendio e sono allo stremo. Ieri mattina, sotto la sede dell’Ato, hanno aspettato l’esito dell’assemblea dei sindaci ma ne sono rimasti insoddisfatti.
Dentro la tensione è stata altrettanta, come si evince da una nota diramata dall’Ato. «Permettere all’Aimeri di pagare lo stipendio agli operatori, scongiurando una crisi dei rifiuti sotto le feste natalizie è possibile – ha detto il presidente dell’Ato Francesco Rubbino - ma bisogna che i Comuni morosi ci versino una congrua parte dei loro dediti, o che tutti effettuino delle anticipazioni, permettendoci di dare all’Aimeri almeno 2milioni di euro». Rubbino ha ricordato che l’ultimo pagamento dell'Ato all’Aimeri risale ad aprile e la ditta ha difficoltà a pagare gli operai e far funzionare i mezzi: «Per evitare l’aggravarsi della crisi – ha detto - è necessario che ogni Comuni versi almeno il 30% di quanto deve».
La nota dell’Ato spiega che alcuni sindaci hanno mostrato disponibilità a versare il possibile, ma hanno puntato il dito contro i Comuni più grossi che sono morosi. In regola con i pagamenti ci sono solo Bronte, Fiumefreddo, Milo e Sant’Alfio. Gli altri i sono in debito e i più indebitati sono Giarre che deve 2 milioni e 633 mila, Randazzo, 1milione e 350 mila, e Ripost,o 1milione e 133 mila. L’assessore Biagio Petralia di Bronte ha protestato: «Il mio Comune è in regola con i pagamenti non capisco perché deve subire gli stessi disservizi degli altri. E’ arrivato il momento di assumersi le responsabilità. Per essere in regola con i pagamenti Bronte ha fatto dei sacrifici. Mi chiedo se anche gli altri lo hanno fatti. Certo è facile, nonostante i tagli, non aumentare l’Imu, concedere contributi alle associazioni, pagare gli abbonamenti degli autobus agli studenti, fare anche altro e poi non pagare l’Ato, mettendo in ginocchio il servizio in 14 Comuni. Di conseguenza Bronte anticiperà la propria rata solo se il servizio tornerà subito efficiente, altrimenti permettete ad ognuno di noi di pagare autonomamente i propri operatori ecologici».           
Parecchi sindaci, in linea con Petralia, hanno annunciato l’intenzione di pagare. La nota dice che nessun impegno è stato preso, invece, da Giarre. Lunedì alle 16 i sindaci si riuniranno per dimostrare di aver pagato.
Intanto, cresce la rabbia degli operai. Critici i sindacati, per Rosario Garozzo della Fit Cisl e Alfio Leonardi Fp Cgil se un Comune non avesse realmente i soldi per pagare l'Ato non  incaricherebbe una ditta esterna. E, comunque, se un Comune non avesse davvero i soldi, chi lo amministra deve prendersene la responsabilità.
mgl
1 dicembre 2012

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