Lavoratori Aimeri protestano dinanzi al Municipio


Da giovedì 15 aspettano il loro stipendio. Ieri, esasperati, i lavoratori dell’Aimeri Ambiente, la ditta che gestisce i rifiuti nei Comuni dell’Ato Joniambiente, hanno manifestato con un sit-in di protesta dinanzi al Municipio di Giarre. «La situazione è critica – ci ha spiegato Rosario Garozzo della Fit Cisl di Catania – avevamo revocato lo sciopero nei giorni scorsi a fronte di alcune garanzie che ci erano state date, ma l’Aimeri non può pagare il carburante e gli stipendi. Abbiamo chiesto un incontro con il Prefetto. L’Ato Joniambiente ci dice che i Comuni non pagano, l’Aimeri dice che ha anticipato i 6 mesi di stipendi previsti da contratto,di mezzo ci andiamo noi lavoratori che dovevamo ricevere lo stipendio entro il 15: se continuerà così non sappiamo se continueremo a gestire il malcontento dei lavoratori».
Il sindaco di frattanto, lunedì ha emesso un’ordinanza per affidare ad un’altra ditta l’incarico di integrare il servizio dell’Aimeri. «Al danno si aggiunge la beffa – afferma Garozzo – se anche Giarre adotta questa iniziativa non so se potremo trattenere i lavoratori e non so se i lavoratori faranno lavorare quest’altra ditta».
Alfio Leonardi, caposquadra presso la Aimeri, e rappresentante di Funzione Pubblica Cgil aggiunge: «Ormai è uno stillicidio, ogni mese si ripropone la stessa questione: i lavoratori sono stanchi, devono far fronte al quotidiano. Ogni mese si ripete il ritornello dei Comuni che non versano le quote. Occorre trovare una soluzione perché la situazione è incancrenita e ci può sfuggire di mano: con difficoltà tratteniamo persone che si vogliono barricare dentro il Comune. I sindaci insieme all’Aro trovino un rimedio. Abbiamo chiesto un incontro al Prefetto, perché per noi è quello l’unico tavolo valido».
Riguardo all’ordinanza sindacale, Leonardi commenta: «Non condanno l’azione del sindaco quando interviene per tutelare l’igiene della città, ma certe azioni possono compromettere i livelli occupazionali, i camion di un’altra ditta potrebbero diventare un precedente pericoloso. Se tutti i comuni versassero le loro quote la città sarebbe pulita al 100%: non è colpa dei lavoratori se la città è sporca».
28 novembre 2012
mgl

Commenti