L'Ato non ha ancora visto i mezzi dell'Aimeri che dovevano arrivare entro il 15 ottobre


C’era stata tanta attesa per il 15 ottobre, giorno che avrebbe dovuto segnare una svolta nel servizio di raccolta integrata dei rifiuti, ma sono passati ormai più di 20 giorni e di cambiamenti significativi non se ne sono visti. Ma andiamo per ordine: entro lunedì 15 ottobre  l’Aimeri Ambiente, la ditta che detiene l’appalto della gestione dei rifiuti nei comuni appartenenti all’Ato Joniambiente, doveva fornire tutti i veicoli previsti dal capitolato d’appalto per effettuare il servizio di raccolta integrata dei rifiuti. Nelle settimane che hanno preceduto quella data, dei mezzi in più dovrebbero essere arrivati ma sino ad ora l’Ato non ha potuto visionarli per constatare se corrispondono effettivamente a quanto era atteso.
Ieri, sulla questione abbiamo interpellato il dirigente dell’Ato Joniambiente, ing. Giulio Nido che ci ha riferito: «Siamo in attesa che dalla ditta Aimeri Ambiente ci comunichino una data utile ad effettuare il sopralluogo che abbiamo richiesto per visionare gli automezzi operativi. Informalmente, la ditta Aimeri ci ha comunicato che è in atto un trasferimento di cantiere e che, nel più breve tempo possibile, una volta completato il trasferimento, verrà concertata una data per il sopralluogo in modo da consentirci di visionare gli automezzi».
Il termine del 15 ottobre è abbondantemente trascorso, è stata pure emanata l’ordinanza sindacale che disciplina l’esposizione dei bidoni fuori dai condomini, ma il servizio non registra miglioramenti, constatati anche dal dirigente dell’Ato Giulio Nido: «Ribadisco – ci ha detto - come il servizio di raccolta integrata dei rifiuti non sia ancora entrato in un regime tale da soddisfare le aspettative che questo Ato si era prefissato e come, allo stato, non sia, dunque, del tutto aderente a quanto previsto nel Capitolato speciale d’appalto. Intanto, quotidianamente, da questo Ato, effettuiamo sopralluoghi per verificare i servizi espletati».
I tempi non rispettati e la costante incertezza hanno purtroppo sin dall’inizio caratterizzato il servizio, ingenerando sfiducia nei cittadini anche più volenterosi e alimentando l’inciviltà dei cittadini più scorretti. Dopo quattro mesi è come se si dovesse cominciare tutto da capo. La prossima incognita, frattanto, saranno gli stipendi di novembre degli operatori. 
Maria Gabriella Leonardi
6 novembre 2012

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