Intervista al dirigente finanziario del Comune


Mentre la giunta e in consiglieri di maggioranza, riuniti negli uffici di viale Federico II di Svevia, discutevano dell'attuale situazione finanziaria del Comune nel corso di un’accesa riunione protrattasi sino a tarda ora, abbiamo intervistato il dirigente finanziario del Comune, dott.Letterio Lipari, chiedendogli di spiegarci come stanno le cose: «A seguito della mancata adozione delle aliquote Imu entro il termine perentorio del 31 ottobre - ci ha spiegato – si è determinato uno squilibrio nel bilancio di previsione non solo con riferimento alle normali spese di gestione che il Comune sostiene ma anche con riferimento ai debiti fuori bilancio riconoscibili, per i quali era previsto il finanziamento nel bilancio 2012.
- Tra le obiezioni che vengono mosse al Comune c’è che già nei mesi scorsi si poteva intervenire ed evitare di ridursi all'ultimo momento, dopo che sono stati spesi 10 dodicesimi di bilancio.
- Il 13 giugno di quest’anno ho inviato una nota al sindaco, alla Giunta, al Consiglio comunale, ai Revisori dei conti e al Segretario generale in cui ho indicato la necessità di recuperare 4 milioni di euro. Come ufficio avevamo predisposto il bilancio di previsione già a maggio.
-  Però la proposta di delibera delle aliquote Imu è arrivata in Consiglio gli ultimi giorni di ottobre, a ridosso del termine indicato dal Ministero, e per questo dei consiglieri si sono sentiti messi alle strette.
-  La proposta è stata presentata nei termini di legge e solo a metà ottobre abbiamo appreso delle rettifiche ai trasferimenti dello Stato e della Regione, quest’ultima ci ha comunicato solo il 25 ottobre un minore trasferimento di 700mila euro.
-  Adesso cosa intendete fare?
-  Data la situazione di palese squilibrio come ufficio proporremo l’adozione di un Piano di riequilibrio finanziario pluriennale (Decreto legge 174/2012) che non è diverso dal ripiano del disavanzo, anzi è meno stringente. Questo istituto prevede la possibilità di spalmare in più anni i debiti, in 5 anni, ma possono diventare 10 anni, l’Ente coprirà i debiti fuori bilancio che non può ripianare. Tuttavia occorre redigere un piano che verrà vagliato dalla Corte dei Conti e l’Ente dovrà attenersi completamente a questo piano. L’Ente dovrà identificare le proprie criticità, definire come farvi fronte e vi sono degli aspetti obbligatori: bisognerà dimostrare alla Corte dei conti la revisione della spesa, la copertura integrale del costo dei rifiuti e la copertura integrale del costo del servizio idrico.
-  Gira voce che raddoppierà la tassa sul servizio idrico 
- Sulla copertura del costo del servizio idrico si può agire o aumentando le tariffe o diminuendone i costi, ad esempio agendo per ridurre i costi del Consorzio di depurazione. Per quanto riguarda la tassa si può agire sulla fognatura, sull'eccedenza e sul canone, magari basterà agire solo su una di queste voci.
- La prossima settimana il Consiglio dovrà deliberare se aderire o meno al Piano di riequilibrio finanziario pluriennale: se viene approvato i fornitori del Comune cosa rischiano?
- I fornitori non rischiano.
Maria Gabriella Leonardi
8 novembre 2012

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