In Consiglio si parla del futuro dell'ufficio del Giudice di Pace della sezione staccata del Tribunale


Del futuro dell’ufficio del Giudice di Pace di Giarre e della sezione staccata del Tribunale si è parlato in Consiglio comunale martedì sera. Il sindaco Teresa Sodano ha riferito che otto Comuni (Giarre, Riposto, Mascali, Fiumefreddo, Calatabiano, Milo, S.Alfio e Piedimonte Etneo) hanno aderito alla proposta giarrese per il mantenimento del Giudice di Pace in città e in tutti gli otto comuni  i Consigli comunali hanno deliberato in tal senso. Gli otto comuni, quindi, si ripartiranno le spese di questo ufficio, in proporzione al loro numero di abitanti. A tal proposito, il sindaco ha riferito di avere già inviato agli altri comuni un prospetto per la divisione dei costi e ha annunciato che, a breve, si terrà un incontro con gli altri sette sindaci per stabilire la forma associativa da adottare.
Alla seduta dell’assise consiliare erano presenti anche il presidente dell’Associazione giarrese avvocati, avv. Giuseppe Fiumanò, e il segretario della medesima associazione, avv. Mario Vitale. E’stato fatto il punto della situazione anche sulla sezione staccata del Tribunale di Giarre e l’avv.Fiumanò ha chiesto al sindaco di farsi promotore dell’art.8 del D.l. n.155/2012 che prevede la possibilità di proroga delle sezioni staccate nel caso in cui l’ufficio accorpante (in questo caso Catania) non sia in grado di assorbire le sezioni distaccate. «Ho detto – riferisce l’avv.Fiumanò – che non ritengo definitiva la scelta di chiudere le sezioni staccate in quanto ci sono diversi ricorsi sia alla corte Costituzionale che al Tar e c’è la possibilità che il prossimo governo faccia marcia indietro».
mgl
29 novembre 2012

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