Il Pdl e il sindaco divorziano


Dopo una convivenza durata quasi due sindacature, il Pdl divorzia dal sindaco Teresa Sodano. Ad annunciarlo è stato ieri il coordinatore cittadino del partito Pippo Pagano. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso è stata una relazione tecnica sullo stato finanziario del Comune di Giarre pervenuta al Pdl a fine novembre: solo in quel momento il partito ha appreso la reale situazione dell’Ente e per questo il coordinatore Pippo Pagano parla di “mancate verità del sindaco Sodano”: «Dall’inizio dell’anno si sapeva che vi sarebbero stati dei tagli agli Enti Locali e che si doveva spendere con parsimonia - dice Pagano - e, invece, la spesa è stata fuori di ogni controllo: vi è uno squilibrio di bilancio pari a 3 milioni e 600mila euro e uno sforamento del patto di stabilità di circa 2milioni di euro. Nel 2013, inoltre, si prevedono minori trasferimenti per circa 2milioni e 200mila in meno. Tutto andrà a pesare sui cittadini». 
Il Pdl non perdona al sindaco Sodano l’essere stato tenuto all’oscuro di questa situazione: «Se lo avessimo saputo nei tempi giusti avremmo fatto la nostra parte, partecipato alla corresponsabilità, avanzato delle proposte e invece – afferma Pagano – il Pdl è stato informato sull’orlo del disastro: è una scorrettezza verso un partito che l’ha sostenuta per due mandati. Non c’è nulla di personale, quello che faccio è un ragionamento politico».
Pagano aggiunge che quando a luglio il partito è rientrato in giunta aveva posto tre condizioni, e nessuna di queste è stata rispettata: l’abbassamento della Tarsu, l'abbassamento delle aliquote Imu e la revisione del contratto con la Giarre Parcheggi.
Cosa cambia nella geografia del Consiglio comunale? Il Pdl da maggior partito cittadino ormai è ridotto ad avere in Consiglio solo due consiglieri: Angelo Spina ieri si è dimesso da presidente della IV commissione consiliare e passerà a minoranza. Diego Bonaccorso esprimerà in Consiglio la sua posizione.
Il coordinatore Pagano riferisce che i due assessori del Pdl, Orazio Scuderi e Giovanni Finocchiaro, nella riunione di partito hanno detto che avrebbero provveduto alle dimissioni quanto prima.
In ballo c’è una mozione di sfiducia al sindaco sottoscritta da otto consiglieri: «Valuteremo il da farsi– dice Pagano – su questa mozione di sfiducia che non abbiamo firmato».
mgl
5 dicembre 2012

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