A cosa è servita la delibera per la gestione diretta del servizio rifiuti da parte del Comune


E’ancora l’Ato Joniambiente a gestire direttamente il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed è sempre l’Aimeri Ambiente la ditta che materialmente esegue il servizio. A cosa è servita, quindi, la delibera di giunta n.135 dello scorso 29 ottobre in cui è stato approvato un atto di indirizzo per l’assunzione diretta, da parte del Comune, del servizio di gestione dei rifiuti? O a cosa è servita la recente ordinanza sindacale che disponeva  di affidare a una ditta esterna l’incarico di integrare i servizi svolti dall’Aimeri Ambiente? «Formalmente noi non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione e abbiamo appreso di questa delibera dalla stampa – afferma il dirigente tecnico della Joniambiente ing.Giulio Nido -. Stiamo valutando eventuali provvedimenti. Comunque, l’intervento sostitutivo tocca all’Ato farlo ed eventualmente il servizio andrebbe affidato ad un’altra ditta, e non all’Aimeri. Avevamo contattato delle altre ditte, saremmo pronti ma non abbiamo proceduto perchè non abbiamo fondi». L’Ato, peraltro, ha accumulato dei debiti con l’Aimeri e quindi, anche se ricevesse i dovuti pagamenti dai Comuni dovrebbe innanzitutto impiegarli per saldare i debiti con l’Aimeri, se non tutti, almeno una parte visto che, da contratto, l’Aimeri deve anticipare quattro mesi di stipendi, senza addebitare interessi all’Ato, e poi, sempre da contratto, deve anticipare, altri due mesi di stipendi ai dipendenti, ma stavolta addebitando gli interessi all’Ato.
Il dirigente comunale della IV area, arch.Venerando Russo, spiega, invece, così l’importanza e l’utilità della delibere di giunta e dell’ordinanza sindacale: «Ci siamo attrezzati – spiega – per potere intervenire in via sostitutiva, ma negli ultimi giorni abbiamo verificato che qualche miglioria c’è stata».
Una delle obiezioni sollevate alla delibera riguarda la possibilità per un Comune di gestire direttamente il servizio mentre la normativa regionale prevede che per la gestione dei rifiuti i Comuni si aggreghino: «Se l’Ato non funzionasse il Comune deve attrezzarsi – spiega l’arch.Russo - perchè il sindaco deve innanzitutto salvaguardare la salute pubblica». Secondo il dirigente comunale l’Ato avrebbe in buona parte ottemperato all’ordinanza sindacale e l’interesse prioritario del Comune non è quello di sostituirsi ma che il servizio venga effettuato. In ogni caso, l’ente ha le carte pronte per intervenire.
Sempre restando in tema di rifiuti, dall’arch.Russo abbiamo appreso che sono stati individuati i siti ove collocare gli erogatori di sacchetti della differenziata: uno sarà collocato presso il Municipio, in via Callipoli 81, un altro presso l’Ufficio tecnico comunale e un terzo negli uffici di viale Federico II di Svevia. Ancora, comunque, le tre macchine non sono in funzione, ma almeno è stato deciso dove dovranno essere collocate.
m.g.l.
20 novembre 2012

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