Scompariranno i dirigenti di movimento nelle stazioni di Giarre-Riposto, Acireale, Alcantara e Taormina


I pendolari del treno dal 21 dicembre alla stazione di Giarre-Riposto non troveranno più un capostazione a cui chiedere informazioni, che li rimprovererà se attraversano i binari e dall’altoparlante non ci sarà più la sua voce che annuncerà l’arrivo del treno ma, forse, una voce elettronica. Dal 20 dicembre, infatti, Rfi, Rete ferroviaria italiana, sopprimerà la figura del dirigente di movimento nelle stazioni di Giarre, Acireale, Taormina e Alcantara e tutto sarà telecomandato da Palermo. Per i viaggiatori non cambierà molto; chi, invece, attualmente ricopre questo incarico nelle quattro stazioni (una dozzina circa di lavoratori) sarà trasferito ad altro incarico, e, di fatto, si tratta della scomparsa di questa figura occupazionale, posti di lavoro che vengono meno soppiantati dalla tecnologia. E poi la stazione di Giarre non sarà più “presenziata”. A denunciare tutto ciò è la Cisl di Giarre con la Federazione italiana trasporti (Fit) che aderisce alla Cisl. «Come sindacato – spiega il responsabile zonale della Cisl di Giarre, Mario Cocuccio – denunciamo la soppressione di questa figura lavorativa, l’impresenziamento e l’abbandono della stazione ferroviaria di Giarre che ogni giorno è frequentata da circa 500-600 pendolari e l’incustodia della stessa che potrà essere preda del vandalismo».
La tecnologia, insomma, soppianta il lavoro dell’uomo, in un periodo di dura crisi economica e occupazionale; il posto del capostazione viene adesso preso dal Sistema comando controllo il sistema di regolazione della circolazione ferroviaria un sistema in cui Rfi ha investito.
Ma non tutto può essere sostituito dalla tecnologia: come spiegano dal sindacato la stazione di Giarre ha l’ingresso e il sottopassaggio tra loro distanti e spesso vi sono viaggiatori che, pericolosamente, attraversano i binari: uno dei compiti che svolgono attualmente i dirigenti di movimento è quello di accertarsi che il binario sia libero prima di fare entrare i treni. Attualmente la stazione è presienziata 24 ore su 24 da quattro persone che si danno il turno, da dicembre sarà tutto telecomandato. Forse, nella stazione resterà un addetto che vigilerà sul corretto funzionamento dell’ascensore che, dopo vent’anni, dovrebbe essere messo in funzione. «Rfi – affermano dal sindacato – continua l’opera di desertificazione delle stazioni adesso sopprimendo la figura del dirigente di movimento che garantiva alla clientela servizi di informazione, vigilanza e sicurezza». 
Maria Gabriella Leonardi
11 ottobre 2012

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