I cittadini protestano contro i disservizi nella raccolta differenziata dei rifiuti

Oltre duecento persone, ieri pomeriggio, hanno protestato dinanzi al Municipio di Giarre  contro gli ordinari disservizi che si sono che si verificano a Giarre, Riposto e Mascali da quando è stata introdotta la raccolta integrata dei rifiuti; contro i rifiuti differenziati non ritirati come da programma; contro le microdiscariche formatesi ovunque.
La manifestazione è stata organizzata dal comitato spontaneo “Indignati per la malagestione della differenziata”, nato su Facebook,
e dalla Rete delle associazioni. Dinanzi al Comune sono stati esposti striscioni e foto che documentano  le numerose microdiscariche sparse per i tre Comuni. In un gazebo sono stati raccolti gli indirizzi di
posta elettronica di persone che vogliono essere aggiornate sugli sviluppi della protesta: duecento gli indirizzi raccolti. Tante le testimonianze di disservizi. «Spesso non vengono rispettati gli orari
di ritiro dei rifiuti – testimonia Sandro Rossi di Giarre – e poi ci sono tanti cittadini che non rispettano i giorni e gli orari di conferimento, ma innanzitutto deve essere regolare il servizio, poi si
possono multare i trasgressori. I cittadini – aggiunge – non vogliono tornare indietro e si deve andare avanti con la differenziata».
Alessandro Mustaccio, invece, è di San Giovanni Montebello, una frazione piena di rifiuti anche a causa di gente incivile che, pur abitando altrove, va a San Giovanni Montebello per abbandonarvi
rifiuti per strada. «Stamattina – racconta Mustaccio – dopo “n” settimane finalmente è stata ripulita la macrodiscarica dinanzi al campo sportivo: è stata tolta la parte più ingombrante ma altri
rifiuti, come bottiglie rotte, sono rimaste a terra. Dove vivo io dovrebbe essere una zona di prossimità con i cassonetti, ma neanche quelli ci sono. So che per tutta San Giovanni Montebello c’è un solo
operatore». «Prima si dovevano organizzare loro e poi partivano col servizio – dice Paola Sgroi di Giarre -. Dove vivo io un giorno passano a ritirare i rifiuti differenziati e due giorni non passano.
Prendono i miei rifiuti e lasciano quelli della mia vicina che abita di fronte a me. Addirittura, se ci sono due bidoni vicini: ne svuotano uno e l’altro no!». «Non sanno cosa vuol dire fare la differenziata –
insiste Anna Papa di Giarre – la cittadinanza si è informata ma chi gestisce il servizio non ha personale, mezzi e metodo; però la bolletta è arrivata puntuale! A parte via Callipoli e corso Italia il
resto di Giarre è sporca». Anche Sara Finocchiaro differenzia ma è delusa: «espongo i rifiuti differenziati ma l’indomani li trovo lì dove li avevo messi la sera prima, sia nella mia casa a Giarre, che
nella casa a mare, a Riposto». «Io ho visto che in linea di massima la cittadinanza ha accolto la raccolta differenziata – osserva Filippo Nasello di Giarre – mi chiedo: che interesse c’è a non farla
funzionare?». Ada Di Lorenzo di Mascali, contribuente modello che ha già pagato per intero tutta la Tarsu, è venuta a manifestare con tutta la famiglia, compresa la figlioletta che ha in mano un foglio d’album
su cui ha disegnato  la scritta “Siamo stufi”: «Vogliamo una Sicilia più simile all’Italia – dice la Di Lorenzo - . Siamo qui perché qualcuno ci ascolti e perchè l’igiene e la pulizia siano rispettate come noi rispettiamo le scadenze».

MGL


Una delegazione degli organizzatori della manifestazione ieri pomeriggio, dentro il Municipio, ha incontrato il sindaco di Giarre, Teresa Sodano, e il sindaco di Riposto, Carmelo Spitaleri. Presente
tutta la giunta Sodano e le figure più importanti dell’organizzazione comunale.
Spitaleri aveva poco prima incontrato i manifestanti: «C’è molta disinformazione – aveva detto – questa non dev’essere una battaglia contro i sindaci ma contro chi, alla Regione, ha fatto in modo che i
Comuni fossero nelle mani delle Ato».
L’incontro dei manifestanti con il sindaco di Giarre non è stato facile: da un lato i cittadini chiedevano risposte immediate, che la città torni pulita e il servizio funzioni; dall’altro lato il sindaco Sodano ha presentato un ampio carteggio con tutti gli atti adottati dal Comune e ha ripercorso tutte le tortuose vicende riguardanti il
servizio rifiuti. Il sindaco ha riferito di avere anche incontrato altre ditte, nell’ipotesi di affidare ad altri il servizio in via sostitutiva: ma non solo non è facile trovarne, bisogna anche tenere
in considerazione che tutti i netturbini devono transitare nella nuova azienda.
I manifestanti, attraverso Alfredo D’Urso e Salvo Costarelli, hanno ribadito che per i cittadini l’interlocutore con cui si confrontano è il sindaco che hanno votato e non l’Ato e hanno, quindi, chiesto al
sindaco come intende uscire da questa situazione. La Sodano ha riferito di avere emanato un’ordinanza affinchè l’Ato entro 48 ore ripulisca la città, altrimenti il Comune interverrà in via
sostitutiva. A seguito di questo intervento straordinario, il sindaco intende incontrare i vertici dell’Ato Joniambiente e dell’Aimeri per verificare se ci sono le condizioni per realizzare il servizio come si
deve, altrimenti l’alternativa è ridisegnare il servizio nel territorio, restringere l’area dove realizzare la raccolta porta a porta e nelle altre zone collocare i cassonetti per i rifiuti differenziati. Una soluzione che non è piaciuta ai presenti che hanno insistito affinchè dalla differenziata non si torni indietro. Angelo D’Anna di “Insieme…persone onlus” ha chiesto che i cittadini vengano informati e coinvolti nei vari passaggi. Il presidente di
Confcommercio Armando Castorina ha assicurato che l’attenzione della cittadinanza sarà tenuta alta.

Maria Gabriella Leonardi
31 agosto 2012

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