Marciapiedi imbrattati di escrementi di cani: che fare?

Chi deve raccogliere gli escrementi dei cani che imbrattano i
marciapiedi? Di sicuro tocca ai proprietari; purtroppo tanti cani
hanno padroni incivili. Alcune zone di Giarre, vedi i marciapiedi di
via Teatro, sono pressoché impraticabili. Così come ricorda il
consigliere comunale Patrizia Lionti, nel “Regolamento per la tutela e
i diritti degli animali” non solo è ricordato l’obbligo di raccolta
degli escrementi nel rispetto dei luoghi nei quali si portano i propri
animali, ma sono state anche inasprite le sanzioni per i trasgressori.
«La polizia municipale – afferma l’assessore alle politiche animaliste
Giuseppe Cavallaro - come concordato con il comandante Maurizio
Cannavò, da settembre inizierà un controllo sul territorio mirato a
far rispettare le regole ai conduttori di cani. Verrà controllato se i
cani sono provvisti di microchip; oltretutto informo che la
microchippatura è gratuita. I trasgressori saranno puniti con ammende
di importo elevato. Dato che oramai i cani con conduttore in città
sono numerosissimi, proporrò inoltre all’assessore all’arredo urbano
Finocchiaro di valutare la possibilità di attrezzare il territorio
cittadino di contenitori utilizzabili anche per le deiezioni dei cani
detti “Dogy box”. Faccio un appello a tutti i proprietari di cani:
lasciare pulito un luogo pubblico è un segno di rispetto sia per noi,
sia per gli altri che per i nostri amici a quattro zampe».
Ma una volta che l’escremento è sul marciapiede e il proprietario l’ha
fatta franca? L’Ato Joniambiente confermato che «gli escrementi degli
animali devono essere eliminati nello spazzamento. Se la strada non è
spazzata a dovere, a seguito di segnalazione e controllo, la
Joniambiente applicherà all’Aimeri le dovute sanzioni».
Per fortuna ci sono anche cittadini educati che raccolgono i bisognini
di fido. Di recente il Comune ha individuato due ville da dedicare a
sgambatoio per i cani e che saranno gestite da due comitati cittadini.
Un ulteriore gruppo di cittadini sta poi costituendo un’associazione
che gestirà un terreno privato, vicino piazza Duomo, messo a
disposizione degli amanti dei cani. Uno dei promotori, Rosario
Emanuele Salanitri, spiega: «I cani di città abbaiano dai balconi
perché soffrono le mura domestiche e non possono socializzare. In
questo terreno i cani potranno giocare liberi e socializzare. Entro
metà settembre contiamo di essere operativi: se ognuno ci mette un po’
del suo possiamo realizzare grandi progetti».
Maria Gabriella Leonardi

28 agosto 2012

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