L'abbeveratoio di Macchia "Manufatto di rilevante interesse etnoantropologico"


L’abbeveratoio con delfini di via Principe di Piemonte a Macchia, sotto l’ufficio postale, è stato dichiarato “manufatto di rilevante interesse etnoantropologico” dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’identità siciliana. Si tratta di bel risultato che fa seguito a un’istruttoria della Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Catania trasmessa all’Assessorato regionale ai Beni Culturali. La dott. Carmela Cappa della Sovrintendenza, che insieme alla dott.Irene Leonardi ha seguito l’iter spiega il valore della cosiddetta “abbiviratura di Macchia”: «Questo manufatto testimonia un sistema viario e di aggregazione urbana nel territorio e la competenza dei lapicidi del territorio jonico-etneo. A seguito di questo decreto sarà impossibile rimuoverlo dovrà, viceversa, essere tutelato dagli enti preposti. E’necessario un restauro e dei cartelli esplicativi per la fruizione. La tutela e valorizzazione di questo manufatto rientra nel progetto “Il racconto dell’acqua – Sistemi di fruizione delle risorse idriche nel territorio jonico-etneo”, promosso dalla Sovrintendenza e dalle associazioni Wwf e “Un’altra storia”». Come spiega la relazione della Sovrintendenza: «Manufatti come l’abbeveratoio di Macchia,  costituiscono testimonianza del lavoro e della vita collettiva, e spesso nella loro semplicità sono le costituenti del multiforme tessuto storico, artistico, culturale e paesaggistico».
Grande la soddisfazione degli assessori alla Cultura, Leo Cantarella, e ai Lavori pubblici, Orazio Scuderi. «Già dal 2008 mi sono interessato per l’ottenimento di questo importante riconoscimento – ha dichiarato in una nota l’assessore Cantarella – attraverso un costante contatto con la prof.ssa Carmela Cappa». L’assessore ai Lavori pubblici, Orazio Scuderi, ha annunciato l’intenzione di predisporre un progetto, in sede di approvazione del Bilancio, per l’esecuzione di un restauro conservativo del manufatto «affinchè nella frazione di Macchia restino i ricordi delle sue origini». 
28 ottobre 2012
mgl

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