Giarre, commissione ospedale: la notte la Radiologia e il laboratorio di analisi sono PRATICAMENTE chiuse

Aperte sulla carta ma chiuse nella pratica: è il caso dell’apertura notturna della radiologia e del laboratorio analisi nell’ospedale di
Giarre. Lo sostiene la Commissione consiliare per l’Ospedale  che ha verificato la non operatività di questi servizi la notte, testimoniata anche da  utenti. Il presidente della commissione Fabio Di Maria ha
scritto al commissario dell’Asp 3 Gaetano Sirna: «La radiologia a Giarre chiude nelle ore notturne, poiché anche la reperibilità del tecnico di radiologia è un fatto di mera forma e non di sostanza».
Inoltre, «da tempo anche l’ecografo non funziona e nessuno provvede alla riparazione».
«Il commissario Sirna – ci ha dichiarato Di Maria - con tutto il suo entourage, non ha fatto altro che seguire la linea  dei suoi predecessori, facendo sì che il depotenziamento del nostro ospedale
non si arrestasse. Si persevera con la messa in atto delle indicazioni che una certa politica regionale, di bassissimo profilo, ha da tempo immaginato ed ottenuto per il nostro territorio».
Secondo il presidente della commissione oggi ci si ritrova davanti ad
un doppio fallimento: «da un lato Giarre e tutto il territorio
jonico-etneo con un ospedale che non funziona bene, perché abbandonato
da chi avrebbe dovuto tutelare la salute pubblica, votato all'incuria
e agli stenti, sia per quanto riguarda i reparti e il personale che i
servizi e le strumentazioni di base. Dall'altro lato un ospedale acese
che non si rivela sicuro nè all'altezza dei reparti assegnati».
Secondo Di Maria, l’ospedale di Acireale  è stato riempito di tutto e
di più «senza che gli artefici di tali regalie pensassero
all'inadeguatezza del presidio nel sopperire alle necessità di salute
di un territorio così ampio. Nient'altro che scelte fallimentari e
scellerate- aggiunge Di Maria- fatte da chi ha ingrassato le proprie
vacche a discapito della salute dei cittadini. Resta la speranza che
in futuro il vento possa cambiare e che si possa mettere fine a questi
giochi perversi nell'ambito della sanità siciliana».

Maria Gabriella Leonardi
13 settembre 2012

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