Dibattito sulle aliquote Imu

Fa discutere la seduta di Consiglio comunale di Ognissanti in cui sono state approvate le aliquote Imu: 4,8x1000 per la prima casa e 10,6x1000, cioè il massimo, per la seconda casa.
Presenti alla seduta solo 8 consiglieri, elogiati dal sindaco Sodano che ha detto: «La votazione della delibera con le nuove aliquote Imu è stato un grande atto di responsabilità degli otto consiglieri presenti. Senza questa delibera di sicuro il bilancio non si poteva chiudere». Disappunto, invece, per i tanti assenti: «si tratta – ha detto il sindaco - di un dato politico che va valutato da parte mia, non è ammissibile che ci siano consiglieri che affermano di essere di maggioranza e che non sono presenti in un momento importante come questo. Di questo ne terrò conto e trarrò le mie valutazioni».
I presenti sono stati Gaetano Cavallaro, Salvo Agatino Zappalà, Orazio Pagano, Angelo Spina, Diego Bonaccorso, Carmelo Strazzeri, Giannunzio Musumeci e Mario Marano.
Secondo Gaetano Cavallaro, capogruppo Mpa, votare la delibera era una scelta obbligata: «Il dirigente finanziario ci ha spiegato che un punto percentuale in meno sulla prima casa costa al Comune circa 400mila euro: in due mesi con il taglio delle spese, delle indennità e la reintroduzione dell’art.191 questa minore entrata è sostenibile. L’ufficio finanziario voleva portare l’aliquota per la prima casa al 6, noi abbiamo ottenuto di portarla al 4,8, cioè 1,2 punti in meno pari a circa 500mila euro. Per la seconda casa invece 1 punto percentuale equivale a 800mila euro: non si poteva lasciare per la seconda casa l’aliquota precedente: si sarebbe squilibrato il bilancio e insediato il commissario che avrebbe portato tutte le aliquote al massimo». A chi obietta che si poteva intervenire nei mesi scorsi, Cavallaro risponde che solo qualche giorno fa si sono saputi gli importi esatti dei minori trasferimenti dalla Regione: un eventuale intervento sulle aliquote Imu nei mesi scorsi, forse, avrebbe potuto ridurre l'aliquota per la seconda casa al massimo di un punto.
Tra gli assenti, il presidente del Civico consesso, Raffaele Musumeci: «Il Cdr, il mio gruppo – dice – non è organico nella maggioranza: sin dall’inizio abbiamo detto che, di volta in volta, avremmo valutato gli atti e votato quelli a favore dei cittadini e questo non pare esserlo».
Assente anche Maurizio Arena che dice: «I cittadini sono vessati dalle tasse che il Governo ha messo, questa era l’occasione per farli risparmiare. L’amministrazione e il dirigente finanziario nei mesi scorsi  non lo sapevano che ci sarebbero stati trasferimenti in meno? Se il Comune fosse rimasto nel regime di spesa limitata avrebbe risparmiato moltissimo e ora avremmo evitato di gravare sui cittadini. Essere di maggioranza non significa essere degli “Yes Man”: il mio obiettivo è tutelare l’interesse dei giarresi».
mgl
3 novembre 2012

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