Giarresi scettici sull'avvio della differenziata


Giarresi, la città è nelle vostre mani ora più che mai: se da domani non differenzierete correttamente i rifiuti le condizioni di Giarre diventeranno pure peggiori di come già sono, con risvolti anche sul piano igienico-sanitario.
Occhio all’umido: avanzi di cibo, scarti di verdure e frutta, fondi di caffè. I rifiuti vanno messi nei sacchi biodegradabili sistemati dentro il contenitore da 10 litri (sottolavello). I sacchi, una volta pieni, dovranno essere raccolti  nel contenitore marrone da 25 litri da esporre nel giorno di raccolta dell’umido fuori dalla propria casa. Chi abita in condominio deve conferire il sacco dentro l’apposito contenitore condominiale. Domani l’umido si raccoglie nella zona gialla. Il secco indifferenziabile nella zona gialla. Chiamate all'800911303 se avete dubbi.
Domani il Collegio dei liquidatori, composto dal rappresentante Francesco Rubbino e dai membri Giuseppe Cardillo e Antonello Caruso, ha programmato dei sopralluoghi con il dirigente tecnico Giulio Nido, per verificare eventuali criticità nell’avvio del servizio. 
Tra i giarresi che ieri sono andati a ritirare i kit e i sacchetti nella postazione allestita a Trepunti all’interno dell’ex mercato dei fiori prevale lo scetticismo e appena si parla di rifiuti la gente elenca, come un fiume in piena, tutti i disservizi riguardanti i rifiuti a Giarre. «Della differenziata, se funzionerà, dico tutto il bene del mondo: dovevamo farla vent'anni fa - dice la signora Elvira Puglisi – ma sono scettica che funzioni a Giarre dove non funzionano tante cose: la via Pirandello non è mai spazzata, nelle vie del centro mancano i cestini per le cartacce…». Sulla stessa linea Salvatore Grasso: «se funzionasse è valida, ma dubito che funzionerà dalla nostre parti. Dove abito io mi tocca togliere la spazzatura degli altri trascinata dal vento».
Gli anziani, già frastornati per le pillole che devono prendere a pranzo e quelle che devono prendere a cena, ammettono che non potranno alzarsi la mattina presto o uscire la sera tardi per esporre i contenitori. E poi, tra le persone in fila per il kit, sbucano preoccupazioni del tipo: «il contenitore dell’umido è troppo piccolo: la buccia dell’anguria non ci entra!». Basta tagliarla. «Differenziamo per dovere – dice la signora Silvia Maugeri – ma sa cosa significherà con questo caldo tenere l’umido a casa? Puzza e zanzare. E poi che beneficio ne ho io come cittadina? Non c’è alcun risparmio. Davanti casa mia non c’è il marciapiede e c'è il rischio che le auto a velocità si portino via i contenitori». «Sono favorevole alla differenziata purchè funzioni – dice Filippo Timpone – differenzio da tempo ma ultimamente saltavano i ritiri e non mi lasciavano i sacchetti: il servizio deve funzionare come nel programma che ci hanno dato!».
Maria Gabriella Leonardi
15 luglio 2012

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