L'ospedale di Giarre piange, ma quello di Acireale ride?


Sono passati 38 giorni da quando il sindaco ha avocato a sé le deleghe assessoriali e la situazione ancora non è mutata. Martedì in Consiglio comunale il consigliere Josè Sorbello ha evidenziato la debolezza dell’amministrazione che ancora non riesce a distribuire le deleghe. Sorbello ha fatto anche un duro intervento in merito alla situazione dell’ospedale di Giarre ove qualche settimana fa era stato chiuso il blocco operatorio «per un batterio debellabile facilmente». Sorbello ha evidenziato che contestualmente è stata chiusa l’ortopedia e predisposta al suo posto la “piastra chirurgica” «che al momento – ha detto - viene tenuta in naftalina poiché in realtà la manovra è un’altra: quale?». Sorbello ha invitato le autorità competenti a verificare le condizioni dei locali e della struttura organizzativa delle sale operatorie di Acireale. «Ad Acireale – ha chiesto - esistono requisiti strutturali  quali “passa malati”? i pazienti sono portati dentro la sala operatoria con i letti dei reparti o con barelle sporche ed arrugginite con movimentazioni dannose soprattutto dopo l’intervento chirurgico? ad Acireale esiste a regime un sistema di tracciabilità e sterilità della strumentazione chirurgica per assicurare la sicurezza dei pazienti trattati? esistono tanti presupposti sanitari previsti  e specificati nei dettagli da norme nazionali ed europee?». Sorbello ha chiesto quindi al presidente della commissione ospedale di chiedere in proposito un Consiglio straordinario.
Il civico consesso ha anche ascoltato in audizione il presidente del consorzio di depurazione dei liquami Francesco Vasta. Il presidente del Consiglio comunale, Raffaele Musumeci, presentatore di una mozione sulla gestione integrata dei rifiuti, spiega: «c’è la possibilità che il consorzio di depurazione si occupi della gestione dei rifiuti; questo porterebbe dei risparmi. Una richiesta in tal senso è al vaglio della Regione. Per supportarla, all’ordine del giorno del Consiglio, ho presentato un atto d’indirizzo che, non appena approvato, sarà trasmesso ai Consigli comunali degli altri comuni del consorzio affinchè lo approvino».
Agevolazioni fiscali e mutui facilitati per i cittadini che rendono antisismiche le proprie case: un tavolo tecnico che esamini la fattibilità di queste opportunità è stato chiesto poi dal consigliere Patrizia Lionti che sempre in tema di prevenzione del rischio sismico ha anche chiesto che, al primo Consiglio Comunale utile, si parli di quali misure l’Amministrazione comunale intende mettere in atto per predisporre quanto una prima un’esercitazione della Protezione Civile comunale per verificarne procedure ed efficienza in caso di sisma. 
Maria Gabriella Leonardi
28 giugno 2012

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