La Provincia vende l'Albergo Sicilia


La Provincia regionale di Catania ha pubblicato il bando per la vendita dell’ “Albergo Sicilia”. A dicembre 2010 il consiglio provinciale aveva approvato il piano delle alienazione degli immobili, tra cui era inserito anche l’albergo Sicilia di Giarre. La struttura, trovandosi su una delle principali arterie stradali giarresi, la via Callipoli, è molto conosciuta, sovente ospita conferenze e incontri, ma solo in pochi sanno che è di proprietà della Provincia. Viene venduto dalla  Provincia per 1milione542mila euro; se lo aggiudicherà il soggetto che avrà offerto il prezzo più elevato e non saranno ammesse offerte pari o inferiori al prezzo a base d’asta, nè offerte di aumento inferiori al 2% della base d’asta.
Come spiega lo stesso bando, l’albergo è attualmente occupato in extracontrattuale da una società a cui è stato richiesto il rilascio dell’immobile e che non può vantare diritto di prelazione. La Sovrintendenza ai Beni culturali, tra l’altro, ha dichiarato che non vi è interesse storico artistico e monumentale verso questa struttura, l’immobile non presenta nessuna particolare finitura Né elementi che qualificano il suo aspetto architettonico. Per quanto riguarda lo stato di conservazione, la  manutenzione generale dell’immobile è mediocre.
Per partecipare alla gara, le offerte dovranno esser presentate entro e non oltre le ore 10 del 4 settembre prossimo, presso l’ufficio informazioni del II Dipartimento 5° Servizio Appalti, sito in Via Etnea 83. La gara sarà esperita il 6 settembre.
«Questa alienazione – spiega il consigliere provinciale Pdl Francesco Cardillo – rientra nella razionalizzazione del patrimonio che l’Ente deve perseguire».
Un atto d’indirizzo sull’utilizzo dei proventi delle alienazioni era stato, tempo fa, proposto dal consigliere provinciale del Pd Salvo Patanè e poi approvato dal Consiglio: «in tale atto – afferma Patanè - si impegna l’amministrazione a impiegare i fondi ricavati dalle vendite negli stessi Comuni in cui si trovano i beni venduti, realizzando servizi o manutenzioni di competenza della Provincia. Vendere qualcosa di pubblico è sempre doloro – conclude Patanè - in tal modo si attua una forma di compensazione».
Maria Gabriella Leonardi
30 giugno 2012

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