Coro di no alla proposta del consigliere comunale acese Finocchiaro di utilizzare il personale infermieristico in esubero all’ospedale di Giarre nel nosocomio di Acireale


Un coro di no ha suscitato a Giarre la proposta del consigliere comunale acese Finocchiaro di utilizzare il personale infermieristico in esubero all’ospedale di Giarre nel nosocomio di Acireale.  «Non ci sono infermieri in esubero all’ospedale di Giarre ma una al contrario una disastrosa situazione che a singhiozzo  gli sottrae  risorse e funzionalità  ormai da almeno dieci anni» replica il consigliere provinciale Salvo Patanè che rivolgendosi al Commissario straordinario dell'Asp Gaetano Sirna, chiede di non cedere alle pressioni politiche e di non toccare nulla, neanche uno sgabello da Giarre.  «Risponda – aggiunge Patanè   - che ogni razzia è stata compiuta con metodo scientifico da chi l'ha preceduta e che adesso i centomila e più del nostro territorio, attendono solo il giusto risarcimento».
Il presidente del Consiglio comunale, Raffaele Musumeci, aggiunge: «Si propone al sig. Finocchiaro, vista la coscienza civile che manifesta e dato che è un operatore sanitario, in un’ottica di integrazione ospedale-territorio, di rendersi temporaneamente disponibile ad esercitare operativamente in ospedale. Inoltre, verifichi che l’ospedale di Giarre potrebbe assorbire il 50% delle attività con la propria piastra chirurgica diminuendo il carico di lavoro del personale di Acireale e ottimizzando anche i costi di gestione. Se confronta i parametri regionali posti letto/infermieri si accorgerà  che al presidio di Acireale sono ampiamente rispettati e quindi è probabile che sia necessaria un’ottimizzazione delle risorse umane in loco».
Maria Gabriella Leonardi
28 giugno 2012

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