Comune fa causa alla Provincia per avere tornate indietro le somme anticipate per pagare i docenti dell'istituto musicale
La
chiusura dell’istituto musicale “F.Pennisi” è stata una perdita per Giarre che
grazie a questo istituto poteva offrire ai giovani una formazione musicale a
prezzi abbordabili. A distanza di anni la chiusura dell’istituto ha ancora
degli strascichi sul piano economico, visto che il Comune sta promuovendo un’azione
legale contro la Provincia regionale di Catania per il recupero delle somme
anticipate dallo stesso Comune ai docenti della scuola musicale negli anni
accademici 2006/07 e 2008/09. La delibera di giunta comunale n°69 del 28 maggio
2012 autorizza il sindaco a conferire un incarico ad un avvocato per questo
fine.
L’istituto
“F.Pennisi” era nato a Giarre nel 2005 grazie
a un protocollo d’intesa tra la Provincia regionale di Catania, il Comune di
Giarre e l’istituto "V.Bellini" di Catania. La Provincia si era
impegnata a contribuire alle spese di mantenimento dell’istituto per gli anni
accademici 2006/07 e 2008/09 versando 150mila euro per annualità, ma poi non ha
poi accreditato al Comune le somme spettanti. Il Comune ha quindi intimato alla
Provincia il pagamento della somma complessiva di euro 351mila circa.
C’è
però da dire che per altre questioni la Provincia vanta crediti per centinaia
di migliaia di euro dal Comune di Giarre e forse questo ha bloccato i
finanziamenti verso l’ente comunale. Frattanto, per il Comune di Giarre il
mancato stanziamento dalla Provincia ha comportato maggiori oneri: l’Ente comunale
ha dovuto sostenere la spesa delle spettanze contrattuali di consulenza e
docenza ed anche le spese scaturenti da procedure esecutive già attivate dai
professori nei confronti del Comune. L’ultima diffida presentata dal Comune contro
la Provincia lo scorso gennaio non ha prodotto alcun risultato. Ora l’amministrazione
ha deciso di promuovere un’azione legale nei confronti della Provincia per recuperare
le somme anticipate dal Comune per pagare i docenti della scuola musicale.
Maria Gabriella Leonardi
7 giugno 2012
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