A causa di un "agente inquinante" chiuse le sale operatorie dell'ospedale

La presenza di “elemento inquinante” sarebbe stata la causa della chiusura, da alcuni giorni, delle sale operatorie dell’ospedale “Sant’Isidoro e San Giovanni di Dio”.
Sulla delicata questione, ieri mattina, la commissione consiliare sull’ospedale, presieduta da Fabio Di Maria,  ha contattato il direttore sanitario del presidio ospedaliero, dott. Salvatore Scala, per avere notizie ufficiali sulla interruzione del servizio di sala operatoria e si è immediatamente attivata e riunita al fine di esaminare attentamente la vicenda e decidere le azioni da intraprendere per arrivare ad una pronta risoluzione del problema.
Presenti all’ incontro anche il presidente e il vice del Tribunale per i diritti del malato, Giuseppe Patanè e Alfio Cristaldi, in un'ottica di approfondimento e collaborazione con la commissione.
Il dott. Scala ha riferito al presidente Di Maria che l'interruzione temporanea dei servizi è stata dovuta ad un batterio rilevato in un rubinetto, fatto che obbliga a procedere ad una disinfestazione dei locali interessati.
Sulla questione abbiamo anche interpellato l’Azienda sanitaria provinciale di Catania. La presenza di questo agente inquinante potrebbe essere dovuta a qualche piccolo errore di procedura; tuttavia, dall’Asp precisano che questo “elemento inquinante” è stato subito individuato, a riprova che i controlli ci sono e che la sicurezza è garantita. Si è già proceduto ad una clorazione choc, una particolare procedura d’urto che si attua per eliminare gli egenti inquinanti. Dopodomani, lunedì sarà effettuato un controllo e la settimana prossima si conta di riaprire le sale operatorie.
La commissione consiliare, che vigila costantemente sullo stato dell'arte dell'ospedale nella sua interezza, intende fare altrettanto sulla questione della "sospensione" del servizio operatorio e fa sapere che sono già stati fissati un'audizione, in seduta di commissione consiliare, del dott. Scala, in programma per mercoledì 6 giugno, e un incontro con il Commissario straordinario dell'ASP di Catania, dott. Gaetano Sirna.
La commissione rileva il verificarsi di eventi che definisce “poco chiari” all'interno del presidio ospedaliero giarrese «scaturenti certamente da un approccio quantomeno 'distratto' della politica regionale circa il presente e il futuro dell'Ospedale di Giarre». La commissione afferma che il presidio «scientemente continua ad essere depauperato dei livelli minimi di assistenza, approccio che sembra irrimediabilmente condannarlo a morte lenta, ma certa».
Maria Gabriella Leonardi
2 giugno 2012

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