Prima
c’è stato il rogo dei mezzi nel deposito di Macchia di Giarre, poi dovevano arrivare i mezzi da altre località,
ormai è passato un mese ma le montagne di rifiuti attorno ai cassonetti sono
sempre più frequenti e quella che doveva essere una situazione emergenziale
temporanea sembra diventata uno stato permanente. Ieri mattina alle 9 bastava
fare un giro per le vie di Giarre per vedere che i sacchetti dei rifiuti in
diverse parti della città non erano stati ritirati da giorni. In via Musumeci
angolo via Nicolò Tommaseo, nel centro di Giarre, una montagna di rifiuti
circondava i cassonetti: una scena che faceva pensare a Napoli o a Palermo. Ma
proseguendo verso Altarello, Carrubba e San Leonardello: anche qui le montagne
di rifiuti attorno ai cassonetti dimostrano che i rifiuti non vengono ritirati
da giorni. Le temperature vanno ad aumentare e montagne di rifiuti non raccolti
per giorni significano cattivi odori e problemi igienici. Una situazione
insostenibile.
Interpellato,
il dirigente tecnico dell’Ato, Giulio Nido ha dichiarato: «Dopo un controllo
effettuato dall’Ato nel territorio, nei Comuni di Giarre, Riposto e Mascali, relativamente
ai servizi d’igiene ambientale, è emerso come le operazioni di svuotamento dei
cassonetti di nettezza urbana, in molti spazi dei Comuni indicati, non vengano
espletate in modo del tutto funzionale. Mi rendo conto dei disagi della ditta
Aimeri Ambiente, disagi legati alla temporanea carenza di automezzi – ieri,
dalla ditta, mi è stato garantito che sono in arrivo altri mezzi – ma alla luce
di questo quadro, abbiamo diffidato la ditta Aimeri a provvedere, entro oggi
(ieri n.d.c.) all’esecuzione del servizio di svuotamento cassonetti nelle aree indicate
considerando che, come previsto dalla legge, i servizi di igiene ambientale, in
nessun caso possono subire interruzioni. Sono, tuttavia, certo che una volta avviato
anche il terzo step della raccolta integrata dei rifiuti nei Comuni di Giarre,
Riposto, Mascali, Milo e Sant’Alfio, l’intero servizio migliorerà gradualmente.
Mi auguro di poter annunciare il calendario di avvio già in settimana».
Maria Gabriella Leonardi
6 giugno 2012
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