Una migliore comunicazione servirebbe per migliorare il servizio ferroviario

Una migliore comunicazione alla clientela servirebbe, secondo alcuni pendolari, per viaggiare meglio con il treno. Una migliore comunicazione sarebbe servita, ad esempio, giovedì scorso, quando, come raccontano alcuni pendolari, il treno che da Giarre parte alle 7,11 per Catania è arrivato con venti minuti di ritardo; una volta partito, giunto ad Acireale, si è fermato, probabilmente per un guasto, e non è ripartito più. Dei passeggeri riferiscono di non aver
ricevuto alcuna comunicazione su cosa era successo e cosa fare. Dopo un po’, è giunto alla stazione ferroviaria di Acireale il treno successivo e i passeggeri sono scesi, autonomamente, dal treno rimasto fermo per salire sul treno appena arrivato. Gli stessi passeggeri riferiscono di non avere ricevuto anche in questo caso delle
indicazioni sul da farsi, ma di essersi semplicemente accodati agli altri pendolari che forse avevano intuito che non c’era alternativa.
Sul secondo treno però i passeggeri hanno dovuto viaggiare assiepati e in piedi nei corridoi, con i conseguenti disagi soprattutto al momento delle frenate. Comunque sia, dopo questa avventura, qualcuno racconta di essere finalmente giunto a lavoro con 40 minuti circa di ritardo.
Una migliore comunicazione alla clientela avrebbe migliorato di certo il viaggio ed evitato che qualche passeggero si spazientisse.
I passeggeri comunque parlano di un servizio migliorato per quanto riguarda la pulizia, forse anche grazie ai rivestimenti in plastica che coprono i sedili e che hanno sostituito il precedente rivestimento
di tessuto. Positiva anche la presenza di qualche treno in condizioni
migliori rispetto al passato, anche se si tratta pur sempre di treni
già usati nel nord Italia e poi portati in Sicilia. Migliorati –
secondo qualche pendolare – anche i collegamenti nella tratta Catania
e Giarre, peraltro molto trafficata di pendolari.
A quanto pare il treno è ultimamente più gettonato: forse l’aumento
del prezzo della benzina ha persuaso molti pendolari ad usare i mezzi
pubblici per recarsi a Catania per andare all’Università o a lavoro.
26 maggio 2012
Maria Gabriella Leonardi

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