La
situazione dei lavoratori precari in forza al Comune di Giarre dovrebbe essere stasera
trattata durante il Consiglio comunale, attraverso una mozione del consigliere
Santo Vitale, capogruppo del neonato “Centro democratico riformista”.
La
trattazione di questo argomento è molto attesa e lo dimostra la nutrita presenza
di molti lavoratori precari comunali alla scorsa seduta del civico consesso.
Come
spiega lo stesso Vitale: «le recenti normative nazionali in materia di
contratti a termine, qualora non dovessero essere modificate, non consentono la
prosecuzione del personale contrattista oltre il 31 dicembre di quest’anno».
Il
Comune utilizza da più di vent’anni personale proveniente dall’ex art. 23 Legge
67/88, in atto contrattualizzato ai sensi della L.R. 16/2006. Sono ben 54 i
lavoratori precari nel Comune di Giarre a cui vanno aggiunti 5 lavoratori
socialmente utili. Lavoratori che
ormai hanno acquisito una professionalità tale da essere diventati
indispensabili per l’Ente al fine di garantire i servizi essenziali.
L’amministrazione
comunale aveva preso l’impegno di stabilizzare tutti i lavoratori precari ma,
come spiega il consigliere Santo Vitale: «lo scorso febbraio è intervenuta la
Corte dei Conti che ha dato un’interpretazione ancor più restrittiva sul
rispetto del patto di stabilità, considerando il contributo regionale per la
stabilizzazione come parte integrante della spesa per il personale che incide
su quella corrente, obbligando altresì gli enti al rispetto del cosiddetto turn
over, cioè la facoltà di assumere nel tetto del 20% della spesa corrispondente
alle cessazioni dell’anno precedente, nel rispetto della L.n.244/2007».
Per
questi motivi si è creata una difficile situazione verso il personale
precario impegnato nella pubblica amministrazione.
Nella
mozione che Vitale presenterà durante la seduta si impegna «l’amministrazione
comunale a farsi portavoce presso gli organi sovra comunali di adottare tutte
le procedure atte a superare il conflitto normativo di competenza che opprime
il futuro di vita dei lavoratori precari degli Enti Locali. E, data la
drammaticità del problema che nel nostro Ente riguarda 54 precari e 5
lavoratori socialmente utili in atto in servizio, di chiedere al Governo
Regionale di utilizzare tutti gli strumenti di sensibilizzazione nei confronti
del Governo nazionale affinché il dramma che oggi vivono i lavoratori precari
degli Enti Locali non si trasformi in tragedia».
Vitale,
infine, chiede che l’atto sia inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri,
Mario Monti, al Presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, e al
Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio.
Maria Gabriella Leonardi
22 maggio 2012
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