Consigliere comunale si barrica dentro l'ospedale per protestare contro il trasferimento del Consultorio dentro l'ospedale
Azione
dimostrativa ieri mattina del consigliere comunale Patrizia Lionti che si è
barricata, per alcune ore, dentro il consultorio di Giarre, per protestare
contro il trasferimento dello stesso consultorio dentro l’ospedale, sensibilizzare i cittadini sulla questione e ottenere
un incontro con il commissario Asp Gaetano Sirna. «Questa azione forte – spiega
la Lionti - giunge solo dopo il reiterato e vano esperimento di tutti gli
strumenti propri del mio ruolo istituzionale, consapevole che gesti di
disobbedienza civica e sociale non dovrebbero mai sostituirsi al rispetto
incondizionato delle regole».
Il
gesto della Lionti ha voluto anche scuotere la politica giarrese che, secondo
la giovane consigliere, è presa dalle beghe politiche e distante dai problemi
della gente; nel contempo, la Lionti ha anche voluto sollecitare il commissario
dell’Asp Sirna a indicare, in tempi brevi, la data in cui incontrerà la
commissione consiliare giarrese sull’ospedale.
Dall’Asp
fanno sapere solo che l’ospedale di Giarre è sempre attenzionato e che l’Azienda
mantiene rapporti con il sindaco e con il presidente della commissione
consiliare sull’ospedale.
Il
presidente
della commissione consiliare sull’ospedale, Fabio Di Maria, non sapeva
dell'iniziativa della Lionti e ne ha preso le distanze. La stessa
Lionti,
d’altra parte, in Consiglio comunale aveva annunciato
possibili iniziative “personali” e ribadisce i motivi della sua
protesta: «Il
consultorio funzionava benissimo nei vecchi locali che rispondevano a
tutte le
prerogative previste dal Ministero della Salute. L'attuale collocazione
nell'ospedale lede gravemente la privacy degli utenti (sala d'attesa
unica per
consultorio, Ginecologia e Geriatria) e la fruibilità del servizio da
parte
della popolazione più svantaggiata. Il servizio è rimasto sospeso dal 10
maggio
a fronte dell'inadeguatezza dei locali ed il suo ripristino (a partire
da ieri
ndc) non trova alcuna motivazione a fronte del fatto che le suddette
criticità
ambientali continuano a permanere».
29 maggio 2012
Maria Gabriella Leonardi
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