Tra fine maggio e inizio giugno saranno completati i lavori di riconversione dell'ex casa albergo Madre Teresa di Calcutta
Tra
fine maggio e inizio giugno si concluderanno i lavori di riconversione della
casa albergo per anziani “Madre Teresa di Calcutta” in sede unica degli uffici
comunali. Lo conferma la dirigente della 3ª area, ing. Pina Leonardi che in una
nota afferma: «i lavori di adeguamento dell'ex casa albergo per anziani si
concluderanno a fine maggio inizio giugno; contestualmente avranno inizio
i lavori, con somme a disposizione dell'originario finanziamento, per la
realizzazione della cabina di trasformazione e la collocazione dei corpi
illuminanti; entro l'estate del 2012 dovrebbe avvenire il trasferimento degli
uffici nella location di viale Federico di Svevia».
Si
starebbe avvicinando sempre più, quindi, il momento in cui gli uffici comunali,
che attualmente si trovano in locali che il Comune ha affittato, saranno tutti
concentrati nell’unica sede di viale Federico II di Svevia. Un’operazione che
farà risparmiare alle casse comunali i circa 150 mila euro che l’Ente ogni anno
spende per pagare gli affitti. E senza dubbio è questa la direzione verso cui
andare in questo periodo di recessione economica, con tagli verticali e
orizzontali che investono anche gli Enti locali.
In
via Federico II di Svevia verranno trasferiti gli uffici finanziari di viale A.
Moro, l’anagrafe di via Lisi e gli uffici Ici e Tosap che attualmente si
trovano in via Teatro di via Teatro. Resteranno, invece, dove si trovano
l'Ufficio tecnico comunale, il cui edificio appartiene al Comune, e,
ovviamente, il palazzo municipale di via Callipoli 81.
Dalla
prossima estate quindi smetteremo di chiamare “ex casa albergo per anziani” l’edificio
di via Federico II di Svevia che, ultimato nel 1995, non entrò mai in funzione
e andò, invece, ad allungare la black
list delle opere pubbliche incompiute giarresi. La riconversione di questo
immobile darà in qualche modo un senso al denaro pubblico che qui vi è stato speso e
contribuirà a superare l’ignominia del primato di incompiute che la città si
porta dietro.
Conclusa
la riconversione della “Madre Teresa” il passaggio successivo ideale sarebbe la
riconversione dell’ex mercato dei fiori in autoparco comunale: anche in questo
caso il Comune risparmierebbe gli affitti dei locali per il parcheggio dei
propri veicoli e riconvertirebbe un’altra incompiuta mai utilizzata. Ma per
farlo ci vogliono più di 100mila euro.
Maria Gabriella Leonardi
la Sicilia - 29 aprile 2012
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