Rubata in una villetta una ringhiera (lunga qualche decina di metri)


I furti di rame già li conoscevamo; di furti di botole se ne è parlato anche in questi giorni a Giarre riguardo il parco di San Giovanni Montebello. Ma il furto di una ringhiera di ferro forse ancora mancava nell’elenco di atti illeciti che si verificano a Giarre. Eppure è quanto sarebbe accaduto in via Gramsci, nei pressi della tensostruttura, ove qualcuno dei residenti si è accorto che nella villetta in fondo alla strada da domenica scorsa manca una ringhiera di alcune decine di metri.
La villetta è con ogni probabilità un’opera di urbanizzazione realizzata da chi ha avuto il permesso di costruire in quell’area e poi ceduta al Comune, quindi è stata realizzata da privati ma pubblica. E come quasi tutte le villette di questo tipo a Giarre è un po’ lasciata andare, l’erba alta, rifiuti, tra cui alcuni copertoni, e poi c’era questa ringhiera che delimitava il confine con una proprietà privata.
Adesso di questa ringhiera non vi è più traccia: fosse stata divelta dal maltempo da qualche parte sarebbe finita; solo alcuni pezzi sono rimasti a terra.
Chi abita nella zona ricorda anche un altro episodio simile, avvenuto l’anno scorso: il furto di un cancello della recinzione della tensostruttura, quando ancora il Comune non l’aveva affidata alla gestione di privati. Sarà la disperazione, la crisi che porta a rubare una ringhiera per poi rivendere il ferro? Più facile rubare la ringhiera di una villetta abbandonata piuttosto che una ringhiera che circonda un’abitazione, dove potrebbe scattare un allarme, dove telecamere potrebbero filmare il tutto o qualche passante si potrebbe accorgere di quello che accade. Facendo un giro su internet si scopre pure che questo genere di furti non sono neanche tanto rari e si verificano in tutta Italia.
Sinora a Giarre più frequenti erano stati i furti di rame: solo per ricordare alcuni dei casi più eclatanti, l’anno scorso erano stati rubati i pluviali della sala Messina di via Calderai, l’anno prima ancora al cimitero erano stati rubati dei vasetti di rame, per la serie neanche neanche al cimitero c’è pace.
Anche questo episodio contribuisce ad accrescere il bisogno di maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine, in questa zona di via Gramsci come nel resto di Giarre. Ma i controlli non potranno comunque risolvere il disagio sociale che c’è dietro chi trascorre il giorno progettando furti per vivere. Accanto alla repressione sono necessari anche interventi sociali di prevenzione, rieducazione, integrazione. 
Maria Gabriella Leonardi
La Sicilia - 7 aprile 2012

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