Verde comunale nell'incuria perchè è scaduta la convenzione con la ditta incaricata

Guardando come sono ridotte le aiuole comunali di San Leonardello si potrebbe dire che si tratta di una frazione abbandonata. Quelle spartitraffico, usate anche come parcheggio, sono con l’erba alta e segnali stradali di tutti i tipi e mal ridotti. Anche le aiuole che, sul marciapiede, circondano gli alberelli sono in pessimo stato. Infine, non poteva mancare neanche l’erba alta nella villetta, quella dove una volta si trovava la “chiesa di legno”.
Eppure San Leonardello è la porta sud di ingresso a Giarre, la prima immagina della città che viene il visitatore che transita sulla nazionale.
Di certo, in quanto a cura del verde e delle aiuole, non se la passano meglio altre villette comunali, come la villetta “Garibaldi” sita nel centro di Giarre. Erba incolta, rifiuti a cui fanno più facilmente caso i cittadini, soprattutto in questo periodo primaverile, con le giornate più lunghe che invogliano a fare passeggiate.
Il perché di questo abbandono ce lo ha spiegato il dirigente comunale a cui compete la manutenzione del verde, l'arch. Venerando Russo che, in una nota, ci ha  dichiarato:  «gli addetti al verde sono insufficienti e dallo scorso dicembre è scaduta la convenzione con la ditta incaricata della manutenzione; si  sta prenotando la spesa per affidare  a una ditta esterna la gestione dei lavori di manutenzione attraverso l'indizione di una gara».  
Insomma, ancora per qualche tempo bisognerà rassegnarsi al verde incolto negli spazi di competenza del Comune: il tempo di avere disponibili i fondi necessari a cui va aggiunto il tempo necessario perché venga espletata la gara.
L’alternativa a questa situazione potrebbe essere l’adozione di spazi verdi da parte degli operatori economici. In due aiuole spartitraffico per il momento l’esperimento sta riuscendo: l’aiuola di via Luminaria a Trepunti e l’aiuola tra via Marsala e il viale Don Minzoni.
In altri comuni vicini gli spazi curati da privati, in cambio di uno spazio pubblicitario, sono molto più numerosi ma a Giarre questo tipo di attività promozionale non decolla.
E pensare che un’aiuola tenuta bene da un’attività economica è una pubblicità molto più civile e gradevole rispetto alla giungla di cartelloni pubblicitari abusivi o alla montagna di volantini che intasano le buche delle lettere.
La Sicilia 28 marzo 2012
Maria Gabriella Leonardi

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