La proposta di abbassare la Tarsu infiamma il Consiglio comunale

La proposta di ridurre l’aliquota Tarsu ha infiammato la seduta del Consiglio comunale di venerdì conclusasi alle 2,30 di notte. La proposta di ridurre l’aliquota Tarsu del 4%, attraverso gli incassi della lotta all’evasione ed elusione, era stata presentata in aula dal presidente del civico consesso Raffaele Musumeci. In un’atmosfera tesa, Musumeci, Pdl, ha parlato della consapevolezza di ruolo che ogni consigliere ha, aldilà del partito di appartenenza, dell’importanza di diffondere costi per diffondere i benefici e del sentimento di
vergogna del Consiglio che nella scorsa seduta ha preso posizione senza avere sinora ottenuto risultati. Musumeci ha anche ribadito l’importanza per Giarre di creare una propria classe politica indipendente da politici esterni.
Il capogruppo dell’Mpa Gaetano Cavallaro ha tacciato di populismo l’iniziativa di Musumeci e ha paventando il rischio di una brutta figura con i cittadini nel caso in cui un aumento dei costi del servizio costringa a riaumentare la Tarsu. Cavallaro ha quindi presentato una controproposta per impegnare l’amministrazione a
rinegoziare con l’Ato il nuovo contratto, valutare i costi dei servizi e, una volta sicuri dei costi, applicare la tariffa più agevole per i cittadini, fermo restando la copertura dei costi. Il capogruppo Pdl Orazio Pagano ha definito l’iniziativa di Musumeci “personale” utile solo a ricompattare l’Mpa e a mettere in difficoltà il Pdl. «Della Tarsu non importa niente a nessuno – ha detto dall’opposizione Tania Spitaleri – è solo un pretesto per una resa dei conti politica».
Dopo una lunga e combattuta sospensione della seduta per una riunione di maggioranza, al ritorno in aula sono state presentate entrambe le proposte, ma Musumeci resta solo a votare a favore della propria
proposta perché i suoi colleghi di partito si astengono. Passa, invece, la proposta dell’Mpa Cavallaro.
Il Consiglio si era aperto con l’attività ispettiva. Tra le questioni presentate dai consiglieri, Tania Spitaleri ha segnalato la nomina, a suo avviso, inopportuna di due membri del nucleo di valutazione che potrebbero non avere serenità di giudizio nel valutare l’operato dei dirigenti  essendo uno legale di un dirigente, e l’altra, moglie di un dipendente comunale. Il sindaco Teresa Sodano ha difeso le nomine dei due valutatori, scelti per il loro curriculum e ha spiegato perché per entrambi non sussistono motivi di incompatibilità con il ruolo che
vanno a ricoprire. Patrizia Lionti ha puntato i riflettori sul prossimo trasferimento del Consultorio nei locali dell’ospedale, compromettendone la fruizione. La Lionti ha quindi chiesto al sindaco di attivarsi per scongiurare i disagi che ne conseguiranno.
24 marzo 2012
Maria Gabriella Leonardi

Commenti