Inaugurata a Giarre la "culla per la vita"

Anche Giarre adesso ha la sua “Culla per la vita”, inaugurata domenica sera nei locali della parrocchia “Gesù Lavoratore”. La culla si rivolge a madri disperate che non intendono tenere il proprio neonato: invece di abbandonarlo dentro un cassonetto potranno lasciarlo in questa culla, certe che resteranno loro anonime e che il proprio bimbo sarà in buone mani. Si tratta di casi estremi, rari per fortuna, ma presenti. I volontari del Centro di aiuto alla vita di Giarre, presieduto da Cesare Scuderi, testimoniano di avere assistito madri intenzionate ad abbandonare i loro figli e che non volevano neanche partorire in ospedale per paura di essere riconosciute.
La culla è stata allestita nella porta dell’ingresso secondario della chiesa “Gesù Lavoratore”, lato via Umbria;, un angolo appartato che garantisce alla eventuale madre di non essere vista. Dinanzi a questa porta si trova un cartello che, in diverse lingue, recita “Non abbandonare il tuo bambino! Lascialo in mani sicure”. La culla è collegata con il 118 e monitorata da un telecamera: se vi venisse deposto un bimbo scatterebbe subito un allarme, la presenza della telecamera accerterà la presenza di un bebè e che non si tratti di un falso allarme.
Domenica sera, padrini della nuova culla sono stati Umberto Ienzi, segretario nazionale della fondazione “Vita Nova” che promuove il progetto Gemma, progetto di adozione di mamme in difficoltà, e Rosa Rao, consigliere nazionale del Movimento per la Vita e referente nazionale per le “Culle per la vita”. La culla è stata benedetta da mons.  Pio Vigo, vescovo emerito di Acireale che, nella sua omelia ha invitato la comunità a stringersi per fare da culla. «Abbiamo accolto il vescovo – ha detto il parroco don Nino Russo – che 8 anni fa inaugurò, sempre nei locali parrocchiali, il Centro di aiuto alla vita, in questi anni attivo a servizio della vita, sostenendo le mamme in difficoltà a portare a termine la loro gravidanza». 
Maria Gabriella Leonardi
28 febbraio 2012

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