La settimana prossima dovrebbero iniziare i lavori per riaprire sala Romeo chiusa da quasi un anno

«Oh “Sala Romeo”, “Sala Romeo”, ma perché ci vuole così tanto per riaprirti, “Sala Romeo”?». Shakeaspeare non approverebbe questa adattamento dei suoi poetici versi, ma vari cittadini giarresi, frequentatori delle conferenze culturali, da quasi un anno, come Giulietta, anelano a ritrovarsi nell’amata sala del palazzo delle culture dedicata all’illustre storico giarrese Rosario Romeo.

Ai primi di febbraio dell’anno scorso, infatti, a seguito del maltempo, delle infiltrazioni di acqua piovana hanno causato la chiusura al pubblico, per ragioni di sicurezza, di questa sala deputata ad ospitare, settimanalmente, incontri culturali.
Nei mesi successivi, era poi emerso che per il ripristino della sala era necessario un intervento straordinario di manutenzione sulla copertura del palazzo delle culture, al fine di eliminare le infiltrazioni di acqua piovana. Da qui si poteva dedurre che era necessaria una spesa consistente e che quindi la sala sarebbe rimasta chiusa a lungo. Frattanto, le conferenze e gli incontri culturali sono stati trasferiti nella bella “Sala Messina” di via Calderai, che però è soprattutto una sala espositiva e non ha l’acustica di una sala conferenze.


Lo scorso settembre, su iniziativa della IV commissione consiliare permanente, presieduta da Angelo Spina, è stata interpellata un’impresa privata perché verificasse, previo sopralluogo sul tetto del palazzo delle Culture, le condizioni strutturali e fornisse una valutazione al fine di stimare quanto costasse il ripristino della sala. Nell’arco di qualche giorno si comprende che per eseguire questi lavori sarebbero bastati tra i 1000 e i 1500 euro. Lo scorso ottobre era già stato confermato l'impegno di spesa per l'esecuzione dei lavori nella sala Romeo e se ne prevede l’inizio a breve.
Ieri, abbiamo appreso che è stata impegnata la somma di 1260 euro (da fondi di riserva del Comune) per l'esecuzione dei lavori che avranno inizio la prossima settimana. Come confermato anche dal dirigente comunale, arch. Venerando Russo, gli interventi consistono nella sistemazione delle tegole e nella pulizia dei pluviali.
Sembra incredibile che per dei lavori di mille euro una sala, importante luogo della vita sociale cittadina, resti chiusa per un anno. Nell’attesa, quindi, dell’inizio di questi lavori non resta che concludere, a modo nostro, con Shakeaspere: «sarà o non sarà la volta buona che la riaprono? Questo è il problema».


Maria Gabriella Leonardi
12 gennaio 2012

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