Perchè l'Ato Joniambiente non è tra gli Ato finanziati dalla Regione per la costruzione di impianti di compostaggio

Diversi Ato rifiuti siciliani hanno ottenuto un finanziamento per la realizzazione di impianti di compostaggio, cioè di impianti che si occupano della trasformazione della frazione umida dei rifiuti solidi urbani in terriccio (o compost) e concime per il commercio. Nell’elenco di questi Ato, non figura l’Ato Joniambiente che, proprio in questi giorni, sta avviando in alcuni comuni la raccolta integrata dei rifiuti, basata sulla separazione, fatta nelle case, di tutti i rifiuti (quindi anche di quelli classificati come umido) all'interno di appositi contenitori/sacchetti consegnati gratis dalla società agli abitanti. 
Nella parte prima della Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n.48 di venerdì scorso, 18 novembre 2011, è stato pubblicato il “Programma per l’incremento del sistema impiantistico destinato alla frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata dei rifiuti”. Per questo programma è stato disposto un finanziamento complessivo di 94milioni686mila329 euro. 
Nella Gazzetta sono elencate le Società d’ambito destinatarie dei finanziamenti e vengono distinti i progetti da realizzare “a breve termine” e quelli da realizzare “a medio termine”. In nessuno dei due elenchi figura l’Ato Joniambiente. Abbiamo chiesto come mai al presidente dell’Ato Joniambiente, Francesco Rubbino, che ci ha spiegato: «In merito al programma per l’incremento del sistema impiantistico destinato alla frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata dei rifiuti attraverso un impianto di compostaggio, questo Ato non ha presentato alcun progetto in quanto non è stata individuata un’area ritenuta idonea tra i 14 Comuni. Tuttavia – prosegue Rubbino - va sottolineato come, l’Ato Joniambiente, rimanga in attesa di una risposta dopo un ricorso avanzato alla luce dell’esclusione di questo Ambito territoriale ottimale da alcuni finanziamenti relativi all’adeguamento dei centri comunali di raccolta (sulla scorta del Decreto Ministeriale dell’8 aprile 2008) e dal finanziamento relativo all’acquisto di contenitori per la frazione organica».
Maria Gabriella Leonardi

24 novembre 2011

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