Domenica mattina con BioEtnicaMente /'A Fera Bjonica via di mezzo tra il mercato biologico e l’agorà

Cresce piano piano la manifestazione BioEtnicaMente /'A Fera Bjonica che domenica mattina, nell’ex macello di piazza Ungheria ha portato di nuovo a Giarre produttori biologici da tutta la Sicilia e promosso l’integrazione multietnica. La manifestazione, una via di mezzo tra il mercato e l’agorà, ha messo assieme persone che lavorano tra l’educazione alla mondialità e l’educazione ambientale; la “terra” è il loro luogo di incontro. Tante le persone che sono venute ad acquistare o anche solo a dare un’occhiata. Varie le specialità esposte, a partire dai dolci dalla cooperativa sociale l'Arcolaio dove lavorano i detenuti del carcere di Siracusa. Tra le esperienza più originali quella di Antonio Grimaldi, di Catania, che opera in un consorzio che lavora con i Gruppi di acquisto solidale, gruppi di persone che insieme fanno una richiesta cumulativa ai produttori: i consumatori usufruiscono di un prezzo più basso, i produttori aumentano la merce venduta. Tra gli espositori anche Roberto Vinci che a Carlentini alleva la gallina siciliana, una razza naturale abbandonata.
Passeggiando tra i vari banchetti si incontrava anche Gurcharanjii, un indiano che faceva conoscere i samosa,  involtini tipici del suo Paese.  Girando ancora si potevano assaggiare anche le tisane de “La casa del tè” di Raddusa, sede dell’unico museo del thè della Sicilia. Vincenzo Rinaldi, di Zafferana Etnea, faceva conoscere il mercato del contadino che organizza nella sua azienda insieme a mini eventi.  
Tury Privitera, giarrese e promotore di BioEtnicaMente /'A Fera Bjonica spiega: «”A fera bjonica” è un mercato di prodotti e articoli di artigianato. “Bio…etnica…mente” è un’aggregazione di associazioni promossa dal distretto socio-sanitario n°17 per promuovere l’accoglienza degli immigrati. Adesso “A fera bjonica” è entrata a far parte di “Bio…etnica…mente”». 
BioEtnicaMente / 'A Fera Bjonica tornerà ad animare l’ex macello di piazza Ungheria domenica 18 dicembre, dalle 9,30 alle 14.

Maria Gabriella Leonardi

29 novembre 2011

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