Celebrata la giornata sulla violenza contro le donne, nel ricordo di Maria Rita Russo

A Giarre la celebrazione della giornata internazionale sulla violenza contro le donne ha un significato particolare, perchè qui, appena due anni fa, una donna, una maestra di 31 anni, Maria Rita Russo, è stata uccisa dal marito. Maria Rita morì il 22 novembre 2009. Ieri, nel suo ricordo, nella Sala Messina, si è tenuto un incontro intitolato "Giù le mani. Stop alla vioenza sulle done", moderato dalla giornalista Mariagrazia Tomarchio e organizzato dal 3°circolo didattico, diretto da Maria Stella Cardillo, con il patrocinio del Comune di Giarre. L'insegnante Adele Finocchiaro, collega di Maria Rita, sta fondando un'associazione intitolata a Maria Rita. Il sodalizio aprirà nel palazzo delle culture, uno sportello di ascolto e supporto alle donne vittime di violenza. L'associazione collaborerà con i servizi sociali e i Carabinieri e si occuperà di sensibilizzare il territorio su questo fenomeno. A Maria Rita sarà anche dedicato un premio letterario destinato alle scuole. Nel 2011 alla Compagnia dei Carabinieri di Giarre - come testimoniato dal tenente dei Carabinieri Filippo Testa - sono giunte 45 denunce per reati che vanno dalla violenza sessuale, allo stalking, alle percosse. La violenza è più frequente tra le mura di casa che tra estranei. Il sindaco Teresa Sodano sarà presidente onorario dell'associazione che si sta costituendo. Insieme al vice sindaco Leo Cantarella ha sottolineato: "Questa associazione deve servire a non far dimenticare questa tragedia familiare e tenere alta l'attenzione su questo fenomeno anche al fine di stimolare le istituzioni a legiferare e lavorare a favore delle donne". "La violenza subita da Maria Rita - ha detto la prof.Marinella Fiume - è subita da tantissime donne al punto che si sta diffondendo il termine "femminicidio". Il sacrificio di Maria Rita non sarà vano se servirà a salvare altre donne". Significativa la presenza all'incontro, della mamma di Maria Rita, Maria Celeste Vasta, orgogliosa di sua figlia che porta sempre nel suo cuore. La sorella di Maria Rita, Cetti, si augura che quanto accaduto alla sorella possa essere utile ad altre donne, perchè il veleno si trasformi in medicina.
Maria Gabriella Leonardi


m.g.l.) Era il 12 novembre 2009 quando Maria Rita Russo, 31 anni, durante una drammatica lite, veniva colpita più volte al viso e alla testa dal marito, Salvatore Capone, sergente dell’aviazione. I due erano in procinto di separarsi. L’uomo, dopo avere gettato addosso alla moglie del liquido infiammabile, le ha dato fuoco. L’80% del corpo di Maria Rita rimase ustionato. La donna, dopo dieci giorni, è morta nel reparto grandi ustionati del Cannizzaro, lasciando due figli di tre anni.
26 novembre 2011

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