La Cgil interviene sulla situazione strutturale dell'ospedale "S.Isidoro e S.Giovanni di Dio"

Sui crolli e sulle criticità strutturali dell’ospedale di Giarre interviene la locale Cgil con una nota, firmato da Salvatore Cubito: «Sarebbe facile oggi – vi si legge - se non fosse amaro, dire “l’avevamo detto”, infatti, è dalla sua apertura che questa organizzazione sindacale ha evidenziato, inascoltata, le gravi carenze strutturali presenti nell’ospedale che mettevano a rischio l’incolumità di operatori e pazienti. Ora è giunto il momento di dire basta a chi in maniera superficiale ed irresponsabile continua a mettere a rischio la vita di chi dentro la struttura ci vive e di chi è costretto a starci per curarsi».
Per la Cgil è inaccettabile che nel 2011 non si dia priorità alla sicurezza. «Le decine e decine di milioni di euro sprecati negli anni hanno delle precise responsabilità politiche – sostiene il sindacato - che riguardano i governi regionali che si sono succeduti e l’Amministrazione Comunale che di fatto ha accettato passivamente le scelte politiche di chi ha prodotto smantellamento di Servizi e Divisioni senza creare alternative per il territorio». Per la Cgil su eventuali responsabilità  sugli sprechi delle risorse sarà la magistratura a pronunciarsi. Il sindacato evidenzia che strutture sanitarie come l’ex Inam, l’ospedale di Linguaglossa ed il vecchio ospedale- dove sono state impegnate risorse per la sicurezza- continuano a rimanere vuoti ed inutilizzati nonostante la forte domanda di sanità. «Che si aspetta – chiede la Cgil - a potenziare i servizi in queste strutture considerato che  non ci vorrebbe grande dispendio di risorse?  E nel nuovo ospedale quali sono gli spazi che rimangono utilizzabili e sicuri per un’adeguata assistenza?». Sulla messa in sicurezza del presidio il commissario straordinario dell’Asp Gaetano Sirna dice «lunedì procederemo con le operazioni preliminari per il ripristino del solaio di copertura del corridoio panoramico, attualmente transennato, per il mantenimento del collegamento della zona Nord-Est con il laboratorio d?analisi, la radiologia e la tac. Inoltre, per assicurare gli interventi in urgenza e l?assistenza, verrà effettuata una verifica dei due corridoi di collegamento tra il Pta e la zona degenza, verranno avviati i lavori di impermeabilizzazione del terrazzo di copertura sovrastante il reparto di lungodegenza e l?ambulatorio di ginecologia, oltre alla verifica dei solai di copertura della predetta zona Nord-Est». 

Maria Gabriella Leonardi
19 novembre 2011

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