Visita del vescovo di Acireale mons. Raspanti a Giarre

Con numerosi applausi monsignor Antonino Raspanti è stato accolto nel Duomo di Giarre, ieri sera. Per il neo vescovo di Acireale questa è la seconda visita istituzionale in un comune della Diocesi, dopo l'ingresso ad Acireale, in occasione della sua ordinazione e presa di possesso della Diocesi. L'arciprete della chiesa Madre, don Domenico Massimino, ha accolto il pastore della chiesa acese, assicurando la profonda e sincera stima
e la docilità alla sua guida pastorale. Mons.Raspanti ha presieduto, quindi, la santa messa, animata dai sublimi canti della corale polifonica "Jonia". Presenti le principali autorità civili e militari della città. Nella sua omelia, il presule, ha commentato le letture del giorno parlando dei comandamenti, delle parole di Gesù e del fine della Rivelazione. Conclusa la celebrazione è seguita la visita al palazzo municipale che, tra l'altro, gode di una visione panoramica sull'Etna. Ieri sera, proprio all'arrivo del presule, il vulcano si è "fatto trovare" in eruzione: una visione mozzafiato e di certo insolita per un vescovo che proviene da Trapani e che ha arricchito un'atmosfera da grandi occasioni. Il presule, nel salone di rappresentanza del Municpio, è stato accolto dalle note di alcuni giovani musicisti in erba, alunni della scuola media "Macherione".
Il sindaco Teresa Sodano ha presentato al vescovo Giarre, definendola una città "colta e istruita" perchè sede di numerosi istituti scolastici e di servizi per il territorio; una città la cui economia ha i suoi punti di forza nell'artigianato e nel commercio. Orgoglio di Giarre è l'avere dato i natali al filosofo cattolico Michele Federico Sciacca di cui il sindaco ha citato alcuni scritti. Il primo cittadino ha quindi ringraziato per la visita monsignor Raspanti, auspicando che, come il suo predecessore, mons.Pio Vigo, sia spesso ospite a Giarre.
Anche il presidente del Consiglio comunale, Raffaele Musumeci, ha espresso la felicità per questa visita importantissima per la comnità, "segno di come il fare degli uomini dipenda dalla mano divina".
Monsignor Raspanti ha assicurato la propria collaborazione chiara e reale nella distinzione dei ruoli e "nella volontà di concorrere al bene comune, l'unico fine - ha sottolineato - che ci accomuna".
Il vescovo ha benedetto, quindi, il nuovo gonfalone del Comune di Giarre.
Maria Gabriella Leonardi

24 ottobre 2011

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