La cura e il decoro degli spazi pubblici è pedagogica

Solo qualche mese fa è stato celebrato il 50° anniversario della scomparsa dell’on.Biagio Andò e nella centrale piazzetta giarrese dedicata all’illustre politico furono collocati dei fiori dinanzi al busto bronzeo. Dopodiché la piazzetta è tornata alla dimenticanza di sempre, con l’erba alta che cresce dietro il piedistallo con il busto dell’onorevole giarrese.
In fondo, si dirà, di erba più o meno alta è piena tutta Giarre e le aiuole comunali nell’incuria sono tante. Ma ad alcuni giarresi, ammiratori di Andò, quell’aiuola trasandata rammarica  perché vi vedono anche poco onorata l’immagine di un sindaco cui Giarre deve molto.  
La manutenzione del verde non può essere straordinaria e limitata alle grande occasioni. E non basta dedicare un monumento a un personaggio se non vi consegue l’impegno a una cura costante di quello spazio.
Molto spesso siamo costretti a denunciare i danni alle “cose pubbliche” causate dall’inciviltà e dal vandalismo. Ma è anche vero che la cura e il decoro degli spazi pubblici è pedagogica perchè viceversa l’incuria e la disattenzione da parte delle istituzioni rendono un luogo trasandato e lo fanno sembrare poco importante. E, invece, magari quel luogo, come in questo caso, esiste per rendere onore a qualcosa o a qualcuno che per una collettività è o è stato di grande valore.
Maria Gabriella Leonardi

14 ottobre 2011

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