Cosa fanno i siciliani quando vedono una discarica?

Quando vedono una micro-discarica è più forte di loro: non possono non buttarvi anche la loro quota di rifiuti. Forse è nel Dna di molti siciliani questo gene dell’inciviltà perché è chiaro che le micro-discariche si formano con il concorso di molti cittadini, e non solo di qualcuno. Per fortuna molti altri abitanti di questa regione quando vedono una micro-discarica si indignano, differenziano i rifiuti e li conferiscono nei luoghi e nelle modalità corrette anche se vivono in un ambiente degradato. Ma accanto a questi siciliani più civili e rispettosi dell’ambiente ci sono quelli che i loro rifiuti ingombranti, i loro sacchetti di spazzatura li abbandonano con menefreghismo accanto ad altre montagne di rifiuti. Controlli tanto non ce n’è, e se c’è un passante che assiste allo scarico abusivo di rifiuti si farà i fatti suoi.
E così, tanto per citarne una, all’ingresso di San Giovanni Montebello, in via Giosuè Borsi, c’è uno di questi siti con perenni discariche abusive di rifiuti. Ogni tanto viene bonificato. Resta pulito per un po’. Poi qualcuno dà l’avvio ad una piccola micro-discarica che piano piano cresce. Adesso vi si trovano scatoli, scarti di potatura, bottiglie, bombolette, sacchetti di cenere, elettrodomestici, eccetera. Tutti questi rifiuti non saranno stati di certo portati lì da una sola persona. Il problema della micro-discariche non si risolverà mai finchè ci saranno dei cittadini che pensano: “pago le tasse e butto la spazzatura dove voglio”. L’unica soluzione in questi casi possono essere solo maggiori controlli e multe.
Maria Gabriella Leonardi

4 ottobre 2011

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