Riunione all'Ufficio tecnico comunale su emergenza cenere vulcanica

L’emergenza cenere vulcanica è stata al centro di una riunione tenutasi ieri mattina nell’Ufficio tecnico comunale tra l’assessore ai Lavori pubblici, Orazio Scuderi, la dirigente dell’area Lavori pubblici, ing. Pina Leonardi, e personale dello stesso ufficio. Il sindaco e assessore alla Protezione civile, Teresa Sodano, è decisa a chiedere un incontro con il Prefetto per affrontare la problematica. Ieri in proposito ha dichiarato: «Unitamente al Comune di Riposto chiederemo che venga convocata in tempi brevi una riunione con il Prefetto di Catania per informarlo della gravità della situazione, coordinare gli interventi che si rendono necessari con la massima urgenza e chiedere la necessaria assistenza economica per gestire quella che ormai si è rivelata una grave emergenza per le due cittadine joniche». 
La situazione nelle due cittadine è critica: la cenere vulcanica è dappertutto, innumerevoli sacchetti e mucchi di sabbia sono stati creati dagli abitanti e attendono di essere rimossi. Così come avvenne con la sabbia vulcanica del 2002, inevitabilmente, data l’enorme quantità di cenere caduta, si occluderanno le caditoie stradali per il deflusso delle acque meteoriche e si paventa il rischio allagamenti in occasione di temporali. E questo a Giarre è un rischio serio, pensando al drammatico alluvione del 1995. Appena qualche mese fa era iniziata, su iniziativa dell’assessore Scuderi, l’opera di bonifica delle caditoie dalla sabbia vulcanica del 2002. Adesso siamo a punto e a capo, se non peggio.
E’ cosciente di tutto ciò l’assessore Scuderi che, insieme all’ing.Leonardi, ha reiterato la richiesta alla Regione per il riconoscimento dello stato di calamità. «La necessità di un incontro in Prefettura e il conseguente coinvolgimento del Dipartimento regionale di Protezione civile – ha detto - è imposto dal fatto che un eventuale mutamento delle condizioni meteo potrebbe determinare seri rischi di natura idraulica. Infatti, le eventuali acque meteoriche potrebbero trasportate la sabbia vulcanica all’interno delle caditoie, intasando i sottoservizi con conseguente sversamento dell’acqua sulle strade. A breve solleciterò un ulteriore incontro con i funzionari del Dipartimento regionale della Protezione civile, affinchè venga effettuato un monitoraggio sull’intero territorio comunale, al fine di stabilire l’esatta entità del fenomeno vulcanico e la conseguente quantificazione dei danni subiti». 
Cinque squadre sono già all’opera rimuovere cenere e lapilli dalle strade. Il sindaco integrerà la propria ordinanza che dispone gli interventi straordinari di pulizia inserendo anche anche S.Maria la Strada che, stavolta, non è stata risparmiata dalla cenere vulcanica. «Etna permettendo – ha detto l’assessore Scuderi - è mia intenzione liberare la città dalla sabbia vulcanica nel più breve tempo possibile, restituendola al suo naturale decoro».

Maria Gabriella Leonardi

2 agosto 2011

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