12 giorni per seppellire un defunto nel cimitero di Giarre

Dodici giorni per tumulare un parente defunto nel cimitero di Giarre. Una vicenda che il signor Romano B. che l’ha vissuta definisce “un’odissea”: «Il 17  - racconta - agosto è mancato mio zio e il 18, è stata celebrata la messa.  Di seguito, la  salma, è stata trasportata nel cimitero di Giarre, dove si trova la tomba dei nonni. Il 19, i familiari presenti per l'inumazione, venivamo a conoscenza dell'assenza di chi doveva essere presente, medico sanitario o chi per lui, per procedere ed ottenere  le relative autorizzazione. Viene disposta e rinviata l’inumazione per il 24». Ma, come riferisce il signor Romano, anche il 24 è assente chi è addetto al rilascio dell’autorizzazione. I parenti allora chiamano il 112 chiedendo un intervento e vengono invitati dall’operatore a recarsi alla stazione dei Carabinieri di Giarre. E così fanno. Lunedì 29, finalmente, viene effettuata la sepoltura. Una vicenda incredibile quella denunciata dal signor Romano che sarcastico afferma: «Chissà che scusa appronterà l 'amministrazione di Giarre per dire: la colpa è dei familiari».
L'arch. Venerando Russo, dirigente comunale dell’area “Gestione territorio e ambiente”,  da cui dipende il servizio cimiteriale, in una nota afferma: «L'Ufficio ha agito nei tempi e nei modi previsti dalla normativa.
L'ufficiale sanitario, previo sopralluogo, ha autorizzato l'estumulazione per poi procedere alla tumulazione. Il servizio cimiteriale ha avuto il merito di avere tenuto nella camera mortuaria del cimitero di Giarre il feretro, nelle more dell'estumulazione, i cui tempi procedurali sono dipesi dal privato e da altri Enti».

Maria Gabriella Leonardi

31 agosto 2011

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