Dopo l'estate l'associazione Kallipolis conta di allestire il Museo degli strumenti popolari del mondo

A settembre Giarre potrebbe avere un nuovo Museo, si tratta del “Museo degli strumenti popolari del mondo” che l’associazione culturale "Kallipolis città di Giarre", presieduta da Carmelo Chillari, intende allestire in due stanze all’interno del palazzo delle culture di piazza Macherione.
In occasione dei viaggi compiuti dal gruppo folkloristico Kallipolis, costituito nel gennaio 1975 a Giarre, e anche grazie a donazioni, l'instacabile Carmelo Chillari nel corso degli anni ha raccolto numerosi strumenti, già in parte esposti nella sede dell’associazione, nel palazzo delle culture. Ad esempio, vi sono esposti gli “scacciapensieri” in Sicilia denominati “marranzani”, la collezione conta scacciapensieri provenienti da sei nazioni: Borneo, Vietnam, Cina, Giappone, Thailandia e Corea. Poi ci sono anche i flauti, il nostro friscaletto: nel Museo si potranno ammirare flauti dal Messico, dalla Turchia, dal Sud Africa e dal Nepal. Esposti anche xilofoni birmani e bengalesi e l’arco risonatore a zucca dell’Angola. Insomma, attraverso le diverse forme, i diversi colori e decorazioni e i diversi suoni di questi strumenti il visitatore potrà compiere una sorta di viaggio nelle tradizioni e nelle culture dei popoli del mondo. Uno spazio è, inoltre, dedicato alle varie fasi di costruzione dei tamburi a cornice, dei friscaletti a becco e del marranzanu.
Come detto, attualmente parte di questi strumenti sono esposti nella sede dell’associazione Kallipolis, due stanze all’interno del palazzo delle culture, concesse in comodato d’uso dal Comune all’associazione, e ripristinate, dal degrado in cui versavano, dalla stessa associazione. Il presidente Chillari conta entro il mese di settembre  di ultimare l’esposizione, estendendola anche ad un’altra stanza, concessa pure in comodato d’uso, e provvedere anche a del personale che illustri ai visitatori gli strumenti. Il Museo, trovandosi a pian terreno, sarà facilmente accessibile e avrà ingresso da via Federico De Roberto. Oltre al Museo l’associazione intende realizzare anche una scuola di danza folkloristica con lezioni gratuite settimanali.
Maria Gabriella Leonardi

6 luglio 2011

Commenti

Anonimo ha detto…
la descrizione della foto e' sbagliata, li sono a Piedimonte Etneo durante la festa della vendemmia

ciao