Distrutto spazio ludico allestito dall'Avulss per i bambini del quartiere satellite

Lo spazio ludico distrutto
Si moltiplicano a Giarre gli episodi di vandalismo. Purtroppo a farne le spese dell’ultimo atto di teppismo saranno, i bambini del quartiere satellite, ove è stato distrutto lo spazio ludico allestito due anni fa dall’associazione Avulss. Mercoledì, infatti, alla presidente dell’associazione, Valeria Ferro, è stato comunicato che ignoti avevano rimosso parte dei giochi e rubato la giostra. Un gesto vile che, tuttavia, è stato stigmatizzato dalle persone per bene del quartiere che hanno dato alla presidente un cartoncino di ringraziamento con su scritto: «Ringraziamo i volontari dell’Avulss per l’attenzione che hanno dato ai nostri figli in questi due anni. Purtroppo i volontari sono stati lasciati soli, come è sempre stato lasciato solo il nostro quartiere. Siamo molto dispiaciuti per quello che è successo. Grazie, non dimenticateci, non siamo tutti uguali. Noi siamo brava gente».
Dispiace che debba essere proprio la brava gente a venire penalizzata dai gesti di qualcuno che si dovrebbe vergognare e pagare il danno che ha causato. Ma spetta innanzitutto alla brava gente ribellarsi contro gli autori di questi gesti.
Lo spazio ludico era stato inaugurato dall’Avulss nel 2009, donato dall'associazione con l'aiuto di due privati. Contestualmente l’Avulss aveva iniziato un percorso socio-educativo con i minori e le famiglie del quartiere, attraverso degli incontri mensili. Dall'anno scorso però qualcosa non andava: più volte l'associazione ha dovuto sistemare o sostituire i giochi perchè preda di atti vandalici. Nel contempo qualche bambino non partecipava più alle attività dell’associazione. Dal carnevale scorso, però, sembrava che la situazione fosse tornata tranquilla. L'ultima festa, organizzata a maggio, aveva registrato una buona partecipazione di bambini. 
Sull’accaduto la presidente dell’Avulss Valeria Ferro commenta: «sono profondamente amareggiata, ma me l'aspettavo, prima o poi sarebbe accaduto. L'educazione alla legalità di un Paese non può  essere demandata esclusivamente al lavoro del mondo dell'associazionismo. Alla luce dei fatti siamo costretti ad interrompere transitoriamente le attività».

Maria Gabriella Leonardi
25 giugno 2011

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