Ci vorrebbe una piazza per Sciara

La chiesetta della frazione di Sciara
Tutte le frazioni di Giarre hanno la piazza principale tranne una: la piccola frazione collinare di Sciara, trecento abitanti che si sentono trascurati rispetto al resto della città. Ad ascoltare le esigenze di questi abitanti sono andati, qualche giorno fa, i consiglieri della IV commissione consiliare, presieduta dal consigliere Angelo Spina. Con loro anche l’assessore ai lavori pubblici Orazio Scuderi e il geom. Antonio Garufi dell’Ufficio tecnico comunale. Il presidente Spina afferma: «Sciara va valorizzata, la sua posizione, poco fuori la città, la rende gradevole, potrebbe diventare  un’attrattiva come un tempo lo era Miscarello». Mentre, infatti, Miscarello, denominata “la terrazza di Giarre”, è andata nel corso degli anni sempre più spopolandosi, Sciara ha invece una popolazione molto attiva a cui durante l’anno e, in particolare in estate, piace organizzare momenti ricreativi, feste, maccheronate e spettacoli. E tutto ciò senza avere una piazza degna di tale nome. «Nel piano triennale delle opere pubbliche – aggiunge il presidente Spina – è stata inserita anche la realizzazione di una piazza a Sciara. Il progetto ha un importo di circa 140 mila euro che include anche l’esproprio di un terreno». Ma il Comune di Giarre è ancora in regime di spesa limitata (come prevede l’art.191 del Testo unico Enti Locali) e non può quindi affrontare una simile spesa. Quali speranze per questa frazione? Il sindaco di Giarre, Teresa Sodano, in una nota dichiara: «è intendimento dell'Amministrazione comunale realizzare la nuova piazzetta a Sciara e che rientra tra le priorità dell'esecutivo. Infatti, il progetto, che prevede anche l'esproprio di un terreno, è stato già realizzato dai tecnici e inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche. Speriamo si possano reperire le somme necessarie e realizzare l'opera tanto attesa dai residenti di Sciara, confidiamo anche nella partecipazione ad un bando». Il sindaco Sodano inoltre, conferma: «l'Ente è ancora in regime di 191. Solo dopo l'approvazione del Bilancio si potrà vedere se esistono le condizioni per uscire dal regime di spesa limitata».
Maria Gabriella Leonardi
29 giugno 2011

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