Campo di atletica al buio per presunto guasto all'impianto di illuminazione

Allenarsi al buio o niente, lasciare perdere e tornare a casa, anche se è estate e la temperatura consente di stare fuori sino a tardi e tonificarsi un po’ prima di andare a mare non fa male. Non c’è molta alternativa, da diversi giorni a questa parte, per i numerosi frequentatori del campo di atletica che con l’arrivo della bella stagione si allenano correndo sulla pista. Appena cala il sole, il campo di atletica resta al buio visto che i fari che lo circondano rimangono spenti e restano, invece, accese solo le luci del Centro operativo comunale della Protezione civile, che si trova in un locale a bordo del campo. Ma queste luci illuminano solo un piccolo tratto della pista: troppo poco per continuare ad allenarsi con il resto del campo completamente al buio.
E di persone che si allenano nel campo di atletica, a tutte le ore del giorno, eppure ce n’è davvero molte, giarresi ma anche di altri comuni, dai giovanissimi ai meno giovani, dalle signore che chiacchierano passeggiando agli atleti convinti. La pista, tra l’altro, che necessità da tantissimo tempo di interventi di ripristino (molto costosi), è alquanto sconnessa e occorre fare attenzione per vedere dove si mettono i piedi. Diversi gli appassionati del campo di atletica che lamentano questa oscurità in cui piomba l’area sportiva al calar della sera e il sospetto è di un guasto all’impianto della pubblica illuminazione.
L’ufficio tecnico comunale fa sapere che si attiverà per verificare quanto accaduto ed eventualmente procedere alla riparazione in tempi brevi. E si spera che davvero sia così. 
Il campo di atletica è tristemente noto in tutta Italia perché circondato da tre mastodontiche tribune di cemento armato inagibili, spreco di denaro pubblico per cui nessuno ha mai pagato. Ma la voglia e il bisogno di fare sport all’aria aperta, con una mozzafiato veduta dell’Etna sullo sfondo, hanno fatto si che i cittadini si riappropriassero di questo spazio pubblico rubato alla collettività dalla malamministrazione degli anni scorsi. Correre su questa pista non è solo sport.
 Maria Gabriella Leonardi

16 giugno 2011

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