Un progetto di Fce per un collegamento rapido Giarre- Catania

Completare il percorso della Ferrovia Circumetnea attorno all'Etna realizzando il collegamento mancante, quello tra Giarre-Riposto e Catania. Della mobilità urbana come presupposto per lo sviluppo dell’area jonico–etnea e del potenziamento della rete infrastrutturale si è parlato ieri sera in un incontro organizzato, nel salone degli specchi, dal Lions club Giarre- Riposto, presieduto dall’ing.Pierluigi Bella. Il Commissario governativo della Ferrovia Circumetnea avv. Gaetano Tafuri spiega perché la Fce collega i vari comuni attorno al vulcano ma non Giarre e Riposto con Catania: «In origine – dice – la Fce effettuava trasporto merci e l’interesse principale era quello di collegare zone come Bronte e Maletto con i porti di Riposto e Catania. Per questo non c’era la necessità di collegare Riposto con Catania. Solo in un secondo tempo la Fce effettuò il trasporto di persone». L’idea progettuale su cui la Fce sta lavorando è quella di realizzare un collegamento veloce tra Giarre e Catania a mo’ di metropolitana di superficie, chiedendo a Rfi (Rete ferroviaria italiana) l’autorizzazione all’esercizio ferroviario. Con la liberalizzazione, infatti, delle reti la concessione potrebbe essere ottenuta in qualche mese. La Fce da parte sua si farebbe carico di acquistare delle vetture a scartamento ordinario, visto che le sue attuali vetture non potrebbero andare sulla linea ferroviaria ordinaria essendo a scartamento ridotto. «Abbiamo rappresentato al ministero dei trasporti questa possibilità – spiega Tafuri – le somme ci sarebbero ma non vengono spese per logiche di avversione politica». Secondo Tafuri gli investimenti sono concentrati nel nord Italia.
«Intendiamo sensibilizzare le amministrazioni locali – spiega il presidente del Lions Bella – sulle priorità del territorio a partire dalla mobilità urbana, settore nevralgico per lo sviluppo». Il prof. Giuseppe Imbesi ordinario di Tecnica urbanistica presso l’Università La Sapienza di Roma aggiunge: «gli enti locali devono farsi parte attiva per queste necessità, perché non c’è più un’azione dall’alto». Frattanto la Fce – come ha spiegato l’ing.Salvo Fiore – sta ammodernando l’attuale linea per migliorare la frequenza dei treni e le prestazioni.

Maria Gabriella Leonardi
15 maggio 2011

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