Tagliati gli alberi di piazza Macherione, Wwf sconcertato

Esprimono sconcerto i soci del Wwf jonico - il per il taglio degli alberi  in piazza Macherione, dinanzi il palazzo delle culture. Nella piazza, infatti, è in corso uno dei cantieri lavoro finanziati dalla Regione Siciliana. La presidente del Wwf, Vita Raiti, afferma: «Non si riesce a capire perché la sistemazione di una piazza deve prevedere il taglio netto degli alberi che esistono da decenni. Si dirà che provocano danni alla pavimentazione o che, gravemente ammalati, non avrebbero avuto altre alternative. Ma nessuna alternativa è stata data, né con una sistemazione migliore  delle aiuole che avrebbe consentito agli alberi di continuare a crescere senza arrecare danno, né tantomeno con una controllo da parte di esperti botanici. La soluzione più rapida è il taglio netto di tutto. E' già successo in altre piazze, basta pensare a Piazza Ando', dove qualche anno fa sono stati decapitati vari oleandri esistenti da decenni. Se queste soluzioni rapide, inattese e violente servono per creare altri posti macchina "del colore del mare" e per evitare problemi di posteggi, abbiamo ancora tanto da imparare.Una città vivibile e a misura d'uomo non è fatta solo di posteggi auto o di marciapiedi pieni di macchine, ma di cittadini che rispettano, curano e custodiscono anche gli alberi esistenti nelle zone più urbanizzate. Ci si augura che un'Amministrazione attenta al benessere dei propri cittadini non consenta più un'azione simile».
Dal Comune, in una nota, il dirigente della IV area “Gestione Territorio e Ambiente”, arch.Venerando Russo precisa: «si sta procedendo alla ripavimentazione della piazza Macherione. Nella programmazione gli alberi esistenti verranno sostituiti con altre essenze più idonee al sito di piazza. Pertanto, la estirpazione degli
stessi, non serve ad aggiungere posti auto, ma a riqualificare uno spazio mediante essenze con chiome il cui sviluppo possa essere controllato e mantenuto negli ambiti di una simmetria più consona alla piazza. Inoltre - conclude il dirigente - le piante rimosse si presentavano con delle chiome da anni sfrondate e i cui rami costituivano un rischio per i fruitori della piazza».

 
Maria Gabriella Leonardi

11 maggio 2011

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