La vendita dei capannoni stavolta, forse, non basta al Comune per risanare i debiti

capannoni zona artigianale  - Giarre
Sino a un paio di mesi fa sembrava che vendendo i capannoni locati della zona artigianale agli artigiani che li avevano in affitto il Comune sarebbe riuscito a ripianare i propri debiti in modo da uscire dal regime di spesa limitata in cui si trova dal 2008. Tale regime condiziona molto l’azione amministrativa e impedisce all’Ente, ad esempio, di contrarre un mutuo per bitumare le strade che versano in condizioni disastrose. Il Comune, tra l’altro, offre condizioni particolarmente vantaggiose per venire incontro agli affittuari e incoraggiarli all’acquisto. Ma, a quanto pare, dei venti artigiani affittuari della zona artigianale solo due, approfittando delle agevolazioni del Comune, hanno acquistato i capannoni e l’importo totale incamerato non basterebbe per permettere all’Ente di uscire dal regime di spesa limitata. E’ vero? Cosa intende, quindi, fare l’amministrazione per ripianare i debiti e affrontare la situazione? Si pensa ad alienare altri beni, come, ad esempio, terreni edificabili?
Più volte gli artigiani, con l’acquisto dei capannoni, hanno aiutato il Comune a risanare il suo disavanzo. Ma la crisi ancora perdura e ottenere prestiti dalla banche adesso è più difficile. Inoltre, negli ultimi mesi, il Consiglio comunale ha dovuto riconoscere diversi e consistenti debiti fuori bilancio che hanno ulteriormente aggravato la situazione economica dell’Ente. Insomma, adesso per ripianare i debiti forse bisogna trovare altre soluzioni.
In proposito, in una nota, il dirigente finanziario del Comune dott.Letterio Lipari afferma che la procedura di vendita dei capannoni è ancora in itinere e si riserva più avanti di fare le valutazioni del caso. L'assessore al patrimonio, Nicola Gangemi soggiunge: «vi sono altri terreni edificabili disponibili per la vendita; si stano predisponendo i bandi per complessivi 700 mila euro, somma che sarà destinata al ripianamento del disavanzo cosi come previsto dalla normativa vigente. Altri atti sono in itinere per la dismissione di altri beni il cui elenco sarà trasmesso a breve in Consiglio comunale, prima della delibera di Bilancio». 
 Maria Gabriella Leonardi

19 maggio 2011

Commenti