Due chiese chiuse in attesa di finanziamenti

Le puntellature della chiesa di S.Leonardello - Giarre
Finalmente, dopo tredici anni, un paio di settimane fa, è stato consegnato alla Curia di Acireale il progetto di ristrutturazione della chiesa “Maria Santissima della Libertà” di San Leonardello. Insieme a quella del Convento si tratta della chiesa più antica di Giarre e la “Maria SS. della Libertà”, in particolare, rappresenta una testimonianza di com’erano costruite le chiese rurali del settecento siciliano. L’antichità della chiesa è testimoniata anche dagli arredi sacri, tra cui un crocifisso di fine seicento, di recente restaurato dalla Sovrintendenza, che testimonia addirittura la dominazione spagnola. Nel 1998 per problemi di staticità la chiesa è stata chiusa al culto e da allora sia all’interno che all’esterno è circondata da vistose puntellature. Attualmente la piccola ma antica comunità di San Leonardello svolge le celebrazioni liturgiche in un locale affittato dal Comune, cuore di tutta la frazione che conta circa 700 abitanti.
La realizzazione del progetto di ristrutturazione è stata fortissimamente voluta dal giovane parroco, don Luigi Privitera, che spiega: «La scorsa estate nella chiesa si sono tenuti degli studi alla struttura della chiesa e dei carotaggi. La presentazione del progetto è un passo enorme ma solo il primo a cui devono seguire vari passaggi: ci vorranno anni prima che la chiesa venga ristrutturata, la speranza è quella di ottenere un finanziamento europeo».
Purtroppo spesso i luoghi più antichi di Giarre non sono fruibili perché mancano i fondi per le ristrutturazioni. Accade anche alla chiesa dell’Addolorata di Macchia, sita in via Risorgimento. In stile Liberty, il piccolo edificio sacro è stato eretto nel 1922 per ricordare il prodigio della sudorazione del quadro dell’Addolorata avvenuta l’11 febbraio del 1917. La chiesetta veniva aperta nella solennità dell’Addolorata, ma i residenti raccontano che ogni domenica la mattina presto nella chiesetta veniva celebrata la Messa. Il terremoto del 2002 l’ha gravemente danneggiata e da allora è chiusa al culto.
Negli scorsi anni erano stati annunciati dei finanziamenti per la ristrutturazione e, in proposito, in una nota, il vicesindaco Leo Cantarella, spiega: «a seguito del terremoto dell'Aquila, i fondi previsti per la chiesa di via Risorgimento, cosi come per altre opere di restauro previste in Sicilia, sono stati congelati, determinando uno slittamento. Di recente ho avuto notizia che lo stanziamento di 250 mila euro è stato confermato e che la Protezione ha reinserito l'intervento nel calendario degli interventi e siamo fiduciosi che in tempi brevi si possa giungere all'avvio degli attesi lavori da parte della Protezione civile».
Maria Gabriella Leonardi

26 aprile 2011

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