Arca delle Nazioni, servizi per gli immigrati

L'ingresso della sede de l'Arca delle Nazioni
E’ attivo, nei locali di via Ucciardello della parrocchia “San Francesco d’Assisi”, un nuovo servizio si assistenza rivolto a immigrati ma anche ad italiani. A gestirlo è il gruppo “Arca delle nazioni” insieme al Centro “Servire per crescere” della Caritas parrocchiale e all’associazione “Insieme…persone onlus”. 
L’ “Arca delle Nazioni” è nato da un gruppo di mediatrici culturali straniere e residenti nella nostra zona che hanno deciso di svolgere questa forma di volontariato, consapevoli delle difficoltà di integrazione che incontra l’immigrato. I servizi che vengono offerti, a titolo gratuito, sono mediazione culturale e familiare, orientamento a persone in difficoltà, segretariato sociale, informazioni riguardanti pratiche titoli di soggiorno, un servizio sociale professionale, il supporto nella ricerca di casa e lavoro, corsi d’alfabetizzazione per stranieri e corsi di italiano; tra i sogni nel cassetto c’è anche la costituzione di un coro multietnico che sensibilizzi all’integrazione attraverso il canto. La presidente de “L’Arca delle nazioni”, Maria Del Socorro Gonzalez, colombiana, spiega: «Le presenze di immigrati in questa zona sono molto diverse da quelle a Catania: qui sono molto più presenti i neocomunitari e, in particolare, i rumeni. Stiamo realizzando una mappatura delle presenze di immigrati nella zona e il Comune di Mascali ci ha già fornito l’elenco aggiornato della popolazione straniera».  Sonja Bachofner, svizzera, aggiunge: «Abbiamo realizzato un volantino, tradotto in tante lingue, che stiamo distribuendo agli immigrati e in cui presentiamo il progetto “Arca delle Nazioni”». 
Il gruppo è in particolare impegnato nel far incontrare la domanda con l’offerta di lavoro: spesso, infatti, gli extracomunitari per trovare lavoro incappano in persone o servizi che se ne approfittano e arrivano a chiedere come compenso la prima mensilità dello stipendio. Angelo D’Anna, presidente di Insieme…persone onlus, aggiunge: «Stiamo sviluppando questa collaborazione perché crediamo che il valore dell’accoglienza realizzi pienamente l’uomo e sia la strada obbligata per costruire il futuro».
 Maria Gabriella Leonardi

23 aprile 2011

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